Skip to content
  venerdì 19 Dicembre 2025
  • Newsletter
  • Contatti
Quindici News
DI TENDENZA
15 Dicembre 2025Rozzano: pista di pattinaggio in piazza Foglia 19 Dicembre 2025Meda: avviso pubblico per l’assegnazione di contributi economici ai nuclei familiari alluvionati 18 Dicembre 2025Sesto, charity dinner per costruire una scuola in Ghana 16 Dicembre 2025Consiglio comunale ad Arcore
  • Home
  • News
  • Rubriche
  • Comuni
Quindici News
Quindici News
  • Home
  • News
  • Rubriche
  • Comuni
  • Contatti
  • Newsletter
  • Newsletter
  • Contatti
Quindici News
LombardiaNotizieSostenibilità

Il design rivoluziona le aziende e le istituzioni aiutandole nella sostenibilità

29 Dicembre 2022
FacebookX TwitterPinterestLinkedInTumblrRedditVKWhatsAppEmail

Ripensare il modo di fare impresa, di organizzare il lavoro e gli spazi. Ma anche ridefinire il modo di organizzare i servizi per le città e le comunità. Con queste capacità e attitudini, il design è entrato con decisione nei processi aziendali e sta entrando in quelli pubblici. Ma non solo. Il design può trasformarsi nel miglior alleato delle imprese per affrontare le sfide poste in atto dai Sustainable Development Goals (SDG) delle Nazioni Unite che impongono alle imprese scelte radicali sulla loro catena del valore, sulla trasformazione digitale del lavoro, sul legame con le comunità locali e sull’impronta ambientale. Una trasformazione che tutti i Paesi membri dell’ONU dovranno completare entro il 2030.

Il potenziale del design può finalmente essere sfruttato appieno a favore della sostenibilità, della digitalizzazione, dell’inclusione sociale e dell’organizzazione del lavoro. Un percorso che non può prescindere – e anzi deve partire – da un nuovo mindset di manager, imprenditori e organizzazioni pubbliche che passa attraverso una rinnovata apertura verso il mondo del design. Un approccio che deve essere diverso da quello degli anni ’60, quando i designer venivano interpellati e coinvolti dalle imprese per la loro “creatività” e la capacità di estrarre bellezza: abilità che hanno segnato l’evoluzione della moda e dell’arredamento, e che senza dubbio hanno reso il made in Italy noto nel mondo. Oggi, però, il design è in grado di abbracciare uno spettro molto più ampio.

Ma dove il suo intervento è più potente e decisivo? Sicuramente in almeno 6 tra i 17 Sustainable Development Goals: good health & wellbeing (SDG 3), gender equality (SDG 5), affordable & clean energy (SDG 7), industry, innovation & infrastructure (SDG 9), sustainable cities & communities (SDG 11) e responsible consumption & production (SDG 12).

Il design a sostegno della salute e del benessere

Si parla spesso del “design” come se fosse un’unica entità, ma in realtà sotto a questo nome si nascondono una miriade di ramificazioni e specializzazioni, che sono nate e si sono evolute specialmente negli ultimi anni, per rispondere alle mutevoli esigenze delle persone e delle imprese. Per citarne uno, esiste oggi il “behavioural design” che studia come l’attivazione di nuovi comportamenti comporti la progettazione di nuove forme di ingaggio, un sistema informativo differente e un’educazione del mercato capace di creare nuove motivazioni soprattutto nelle nuove generazioni. Le applicazioni sono molteplici: dalla prevenzione nella medicina (si pensi ai dispositivi che monitorano lo stile di vita delle persone identificando i fattori di rischio sulla base dell’osservazione di bio-parametri) al mondo del lavoro, dove l’induzione di nuovi comportamenti può aiutare a migliorare il benessere dei dipendenti di un ufficio, ad esempio monitorando i lunghi momenti di sedentarietà ad una scrivania e lanciando dei segnali o delle notifiche per portare la persona a modificare questo comportamento con degli esercizi o con la cura di un’alimentazione ad hoc per vite caratterizzate da elevata staticità.

Il design per la parità di genere

Rispetto agli albori, i designer hanno l’opportunità, anche attraverso la propria capacità di visione e anticipazione, di contribuire alla riconfigurazione delle convenzioni comunicative e dei linguaggi in un’ottica di parità di genere, rispetto e valorizzazione delle differenze. Se un tempo i servizi erano pensati in maniera “piatta” e uniformata su un modello che troppo spesso era automaticamente maschile, oggi il design studia sempre più le diversificazioni di accesso a servizi e prodotti che dipendono dalle differenze di sesso, genere, cultura. Ma come? Basta pensare agli abitacoli delle macchine, principalmente progettati a partire da un’idea di fisico maschile. Un tema che si lega non solo al comfort della seduta ma anche alla sicurezza. Perché per testare la sicurezza delle macchine nei crash test si usano principalmente manichini con forme maschili. Partendo da questo spunto Volvo qualche anno fa ha studiato i dati di più di 40.000 incidenti reali che hanno coinvolto circa 70.000 persone. Da quello studio è partito il progetto E.V.A., che metteva in evidenza la fondamentale ineguaglianza nello sviluppo dei sistemi di sicurezza per le auto: dallo studio risultava evidente come le donne fossero esposte a rischi maggiori di subire lesioni in caso di incidente (le differenze anatomiche e di forza della muscolatura del collo che sono tipiche della donna e dell’uomo medio implicano che le donne abbiano una maggiore probabilità di subire traumi da colpo di frusta). Un problema che può essere risolto anche dai car designer, che possono pensare e sviluppare progetti in grado di ridurre queste disuguaglianze.

Il design per le città e le comunità sostenibili

Da sempre, e ancora di più negli ultimi anni, il design ragiona in termini “human-centric”, ovvero quel tipo di progettazione di servizi, prodotti e spazi in cui l’esperienza della persona sia centrale. Proprio per questo, il design può dare alle città una maggior capacità di “umanizzazione” di alcuni servizi pubblici che, purtroppo, spesso non sono sostenibili o efficaci per gli utenti. La riprogettazione dei servizi pubblici – in accordo spesso al ruolo “sovvertitore” del design rispetto ai paradigmi dominanti – non può che ripartire da un nuovo ruolo da attribuire agli utenti. In diversi casi infatti il “design dei servizi” pubblici può prevedere un ruolo attivo della cittadinanza, dando vita a comunità locali attraverso lo sviluppo di piattaforme partecipative in cui le persone possono co-progettare dei servizi di welfare – come ad esempio gli asili nido, comunità di supporto, gli orti comunitari, o ancora i gruppi di mutuo sostegno. In questo modo, attraverso il design, la città collabora con la propria comunità per creare innovazione sociale, sostenibilità, servizi green. A Milano un esempio di successo è NoLo, che ha visto una reale rivalutazione della comunità attraverso la progettazione del quartiere. In questo modo non solo crescono i servizi, ma anche la comunità locale.

Il design per industria, innovazione e infrastrutture, per un consumo e una produzione responsabili e green

Oggi siamo consapevoli che le implicazioni che la produzione di un bene può avere sull’ambiente debbano essere approcciate in fase di progettazione, perché quando inizia la produzione è troppo tardi per intervenire. In questo caso entra in campo la disciplina del “green o eco-design” che prevede la valutazione dei diversi impatti del prodotto lungo tutto il ciclo di vita utile del bene. Obiettivo principale dei green designer è la creazione di prodotti e progetti sviluppati nell’ottica della rigenerazione ambientale e delle sue forme di vita. Ridurre, riutilizzare e riciclare sono vecchie parole chiave che oggi si accompagnano ai principi della circolarità della produzione e dei modelli di business (si veda per esempio cosa sta accadendo nel mondo del food con casi come Too Good To Go – https://toogoodtogo.it/) . E proprio per questo, i designer, negli ultimi anni, sono stati formati con approcci innovativi che vanno dal “disassembling” (prodotti studiati per essere disassemblati in parti pienamente riciclabili) al “design for reuse” o “per la circolarità” (con cui si immagina in anticipo l’uso successivo di alcune componenti o del prodotto intero), o ancora al “design for attachment” (che serve a legare emotivamente gli utenti ai prodotti col fine ultimo di allungare la vita utile dei prodotti). Si va sempre più verso prodotti “ricondizionabili”, resettabili all’occorrente per una seconda o terza vita e tale opzione deve essere sempre più prevista nelle fasi di progetto iniziale.

Ma il cambio di passo non si limita alla sola gestione del prodotto: sono sempre di più, infatti, i designer che lavorano per aiutare le imprese nella loro transizione verso la “servitization” dell’economia, ovvero il passaggio verso l’offerta di soluzioni che coniugano asset tangibili e servizi complementari (come nel caso del car sharing per quello che riguarda l’automotive).

Quelli illustrati sono solo alcuni dei casi in cui il design può intervenire per velocizzare la transizione necessaria per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Molto è già stato fatto, ma la strada per attuare una trasformazione radicale è ancora lunga e il tempo, invece, non è tantissimo. Credo quindi che percorrere questa strada con professionisti, come i designer, capaci di destreggiarsi tra discipline tecniche e scientifiche, sociologiche e umanistiche possa rendere il percorso meno irto e complicato e offrire l’opportunità di arrivare alla meta un po’ più velocemente.

aziendeDesignpubblica amministrazionesostenibilità
Post correlati
banco farmaceutico
LombardiaRegione LombardiaSalute

Solidarietà a Palazzo Pirelli: il consiglio regionale lancia la raccolta medicinali

18 Dicembre 2025
LombardiaRegione LombardiaSalute

Lombardia, scatta il piano epidemico regionale

17 Dicembre 2025
orme dinosauri
LombardiaMilano Cortina 2026

Valle dei dinosauri: scoperta record nel parco dello Stelvio

17 Dicembre 2025
Carica altro
Intorno a te
banco farmaceutico

Solidarietà a Palazzo Pirelli: il consiglio regionale lancia la raccolta medicinali

18 Dicembre 2025
Quindici News Numero 22 del 16 dicembre 2025 Prima Pagina

Online il nuovo numero di Quindici News: l’edizione del 16 dicembre 2025 tutta da scoprire

15 Dicembre 2025
Quindici News Numero 21 del 2 dicembre 2025 Prima pagina

Online il nuovo numero di Quindici News: l’edizione del 2 dicembre 2025 tutta da scoprire

1 Dicembre 2025
orme dinosauri

Valle dei dinosauri: scoperta record nel parco dello Stelvio

17 Dicembre 2025
    Facebook Twitter

    Quindi News è il portale di informazione di Milano e dell’hinterland. il quindicinale cartaceo è distribuito due volte al mese il martedì nel sud est milanese e nelle metropolitane. 

    La versione PDF è sempre scaricabile da questo sito

    Direttore Responsabile:
    Serena Cominetti
    direttore@quindicinews.it

    Direttore Editoriale:
    Fabio Tucci

    DATI SOCIETARI

    Redazione e Pubblicità 
    Editrice Milanese Srl

    Via Papa Giovanni XXIII, 3
    Peschiera Borromeo (MI)

    Tel. 02 94433055
    CF/PI 07770480965

    EDITORE

    Redazione e Pubblicità 
    Editrice Milanese Srl

    Via Papa Giovanni XXIII, 3
    Peschiera Borromeo (MI)

    Tel. 02 94433055
    CF/PI 07770480965

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

    Ricevi gli ultimi articoli di Quindici News

    ISCRIVITI ORA

    # TRENDING

    adnkronosmilanoRegione Lombardiasalutecinisello balsamoComune di RholavoroRhoComune di MonzaComune di MilanohomepagecinisellosostenibilitàsegratePolizia localeLombardiabibliotecalavoricormanoincontro
    © Copyright 2024 Quindici News. Tutti i diritti riservati.
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • creativesoul.it
    • Cookie Policy (UE)
    Gestisci Consenso Cookie
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
    Funzionale Sempre attivo
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    • Gestisci opzioni
    • Gestisci servizi
    • Gestisci {vendor_count} fornitori
    • Per saperne di più su questi scopi
    Visualizza le preferenze
    • {title}
    • {title}
    • {title}