Con un comunicato, la Sindaca di Opera nei giorni scorsi ha annunciato e motivato le proprie dimissioni.
Quello che colpisce è che, confermando la propria incapacità di tenere coesa la propria maggioranza (ben 6 consiglieri dimissionari, cioè la metà del proprio gruppo consiliare!) scarichi unicamente le responsabilità della situazione sul gruppo OperAttiva. Sono del tutto omesse le ragioni che hanno portato alla rottura. Mancanza di collegialità, inconcludenza nell’azione amministrativa, frattura con il personale comunale, senza l’apporto del quale è impensabile il raggiungimento di qualsiasi obbiettivo. Prendiamo atto che la ex-sindaca tornerà ad essere “cittadina del mondo” e, per quanto ci riguarda, ci mettiamo a disposizione per costituire una lista progressista unitaria che raccolga le forze migliori di Opera e che sappia ricostruire una proposta credibile individuando una personalità che riesca, questa volta sì, ad interpretarla in modo inclusivo e pluralista.
Federazione Metropolitana di Sinistra Italiana Milano
