Alla morte del de cuius spesso gli eredi non sono a conoscenza dei rapporti da questo intrattenuti in vita con gli Istituti di credito ed assicurativi.
Gli eredi possono però conoscere quali rapporti sono stati accesi dal de cuius e le operazioni effettuate, presentando istanza alla Banca o all’Assicurazione.
L’art. 119, quarto comma, TUB, infatti, recita: “il cliente, colui che gli succede a qualunque titolo e colui che subentra nell’amministrazione dei suoi beni hanno diritto di ottenere, a proprie spese, entro un congruo termine e comunque non oltre novanta giorni, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni”.
In pratica, la Banca o l’Assicurazione devono rispondere entro 90 giorni alla richiesta dell’erede, fornendo a quest’ultimo tutte le informazioni in loro possesso e relative ai rapporti intrattenuti col de cuius.
Se vi sono conti correnti, conti titoli, polizze etc. gli eredi hanno così diritto a conoscerne l’esistenza, purché siano rapporti bancari relativi agli ultimi 10 anni, antecedenti alla data richiesta.
Inoltre, gli Istituti di credito ed assicurativi devono esporre all’erede un preventivo circa le spese necessarie per evadere la richiesta.
Questo rimborso spese a cui la Banca avrebbe diritto deve essere concreto, contenuto e forfettario (non deve, ad esempio, riguardare il numero di pagine da fornire).
Gli Avvocati Alessandra Giordano ed Elena Laura Bini dello Studio Legale Lambrate evidenziano che “ottenute le informazioni bancarie e i relativi documenti, si potranno eventualmente individuare prelievi impropri e donazioni, da contestare a chi ne ha beneficiato”.
Lo Studio Legale Lambrate informa che sta già operando su casi aventi ad oggetto l’argomento de quo ed è a disposizione per una preliminare valutazione della fondatezza delle pretese.
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