Il Parco Simoni in zona Quarto Oggiaro (Municipio 8) tornerà progressivamente fruibile grazie all’avvio di un innovativo intervento di fitobonifica. Questa soluzione ecologica consentirà di risanare l’area – in passato cava di sabbia e ghiaia, riempita con materiali di riporto misti a rifiuti – tutelando contemporaneamente il vasto patrimonio arboreo di oltre 590 alberi.
Nature Based Solution: Le Piante “Depuratrici”
Il progetto utilizza una particolare “Nature Based Solution” che impiega specie vegetali e arbustive in grado di assorbire, stabilizzare o degradare gli inquinanti nel suolo, riducendo gradualmente la contaminazione. Questa alternativa alle bonifiche tradizionali è cruciale per l’ambiente urbano, in quanto evita scavi profondi, l’abbattimento di gran parte degli alberi, il transito stimato di circa duemila mezzi pesanti e le elevate emissioni di Co2 associate.
L’intervento, il cui valore complessivo supera il milione di euro, rientra nel progetto europeo Commit2Green (C2G), finanziato dal programma Horizon Europe, che supporta otto città europee nello sviluppo di strategie di verde urbano integrate e resilienti.
Fasi del Progetto e Collaborazione con l’Università
Gli interventi di fitobonifica interesseranno 5mila dei 53mila metri quadrati del Parco Simoni. In questi giorni è iniziata la prima fase sperimentale, della durata di due anni, che prevede il test di specie vegetali su 12 parcelle pilota (pari a 850 mq). Verranno messe a dimora specie come Viburno, Ligustro e Cornus, selezionate per la loro efficacia nell’assorbire metalli pesanti e idrocarburi.
A partire dal 2028, identificato il metodo ottimale, la seconda fase estenderà l’intervento ai 5mila metri quadrati. Una volta concluso l’intero processo di fitorisanamento, una parte del parco sarà definitivamente restituita alla cittadinanza. Questa è la prima sperimentazione di bonifica ecologica e partecipata in città, realizzata in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca – che curerà il monitoraggio per anni – e il Municipio 8.
L’inizio degli interventi per la fitobonifica del Parco Simoni ci riempie di orgoglio: siamo tra le prime città europee ad applicare questa soluzione. Una soluzione ecologica che trasformerà anche il Bosco della Goccia alla Bovisa e che puntiamo a utilizzare sempre di più, quando necessaria. Qui saranno proprio le piante a purificare il terreno, assorbendo e trasformando gli inquinanti in modo naturale, migliorando allo stesso tempo la qualità dell’aria, del suolo e della biodiversità. Sarà un intervento prolungato negli anni che seguirà i ritmi e i tempi della natura e che lascerà alle piante il tempo necessario per svolgere il loro lavoro di ‘depurazione’. Ma questo progetto non è solo scienza e innovazione, è anche partecipazione attiva e ascolto: coinvolgeremo scuole, famiglie e associazioni con laboratori, incontri e momenti di confronto, perché la rinascita di questo parco sarà un percorso condiviso con tutta la comunità.
Elena Grandi, assessora all’Ambiente e Vede
