L’Assemblea dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano – composta da Fondazione Gariwo, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Comune di Milano – ha ufficializzato i nomi delle cinque figure che verranno onorate come nuovi Giusti 2026 al Giardino dei Giusti di tutto il mondo, al Monte Stella.
I Nuovi Giusti 2026: Voci per la Democrazia
Il tema scelto per le celebrazioni della Giornata dei Giusti dell’Umanità 2026 è “I Giusti per la democrazia. Dialogo e nonviolenza per costruire la pace”. Le storie dei nuovi Giusti convergono nella difesa della democrazia come spazio di libertà, dialogo e responsabilità individuale, lanciando un messaggio urgente in tempi di intolleranze e violenza.
Le cinque figure onorate, che attraversano epoche e confini, sono:
- Piero Calamandrei: Giurista e padre costituente italiano, difensore della Costituzione e dell’antifascismo.
- Martin Luther King: Attivista e pastore protestante, simbolo mondiale della non violenza nella lotta contro la segregazione razziale.
- Vivian Silver: Attivista israeliana per i diritti delle donne e per la pace in Medio Oriente, uccisa durante gli attacchi del 7 ottobre 2023.
- Reem Al-Hajajreh: Attivista palestinese, fondatrice di Women of the Sun, impegnata per la voce e la protezione delle donne e per una fine non violenta del conflitto.
- Aleksandra “Sasha” Skochilenko: Artista e attivista russa, detenuta per aver diffuso messaggi di protesta non violenta contro la guerra in Ucraina.
La cerimonia si terrà al Monte Stella l’11 marzo 2026, pochi giorni dopo la Giornata ufficiale, per consentire la più ampia partecipazione delle scuole cittadine.
Dichiarazioni Istituzionali e Messaggio ai Giovani
Il Presidente della Fondazione Gariwo, Gabriele Nissim, ha sottolineato il ruolo di custode della democrazia che ogni persona può e deve assumere:
Ogni persona oggi può diventare il custode della democrazia. È questo il messaggio che il Giardino dei Giusti lancia alla nostra città in un tempo dove l’odio politico sta inquinando le nostre società, il dialogo e la nonviolenza spesso non sono più considerati dei valori e tanti autocrati governano attraverso la violenza fisica e verbale. Il potere democratico dei senza potere anche nel nostro tempo può salvare il mondo, come in epoche diverse hanno detto Martin Luther King e Piero Calamadrei, che onoreremo assieme a chi oggi in Russia e in Medio Oriente lotta per la pace, il dialogo e la libertà. Con queste figure lanciamo un messaggio ai giovani: il mondo si migliora solo quando si ama e si difende la democrazia nella propria vita, perché è dall’odio quotidiano che si crea un terreno fertile per i tiranni.
Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo
La Presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi, ha ribadito il dovere di resistere alla violenza:
Le figure onorate quest’anno rappresentano dei punti cardinali per il mondo libero. Le democrazie contemporanee hanno un evidente bisogno di riaffermare al loro interno i principi e i valori difesi anche con la vita dai Giusti. Siamo in un passaggio storico complicato. In molte parti del mondo si è rinunciato alla politica e alla diplomazia in favore della violenza. L’esempio di queste persone dimostra invece, ancora una volta, che è un errore; che è un dovere dell’umanità resistere alla tentazione delle armi e ricercare il dialogo per costruire la pace.
Elena Buscemi, Presidente del Consiglio comunale di Milano
Omaggio a Vera Vigevani Jarach
Inoltre, il Giardino dei Giusti sarà, domani 22 ottobre, palcoscenico di un momento civico dedicato a Vera Vigevani Jarach, giornalista e attivista per la verità e la giustizia, scomparsa di recente. Già onorata al Giardino di Milano, la sopravvissuta alla Shoah e madre di una desaparecida argentina sarà ricordata con la deposizione di un fiore sulla sua targa alle ore 9:30, unendo le memorie delle dittature e dei crimini contro l’umanità.
Durante le celebrazioni del 2026, verranno inoltre ricordate altre personalità segnalate dalla società civile, tra cui Padre Lido Mencarini, Paolo Boetti, Meena Keshwar Kamal, Padre Giovanni Ferro e altri.
