È stato presentato a Palazzo Marino il torneo di calcio integrato “Tutti in Campo”, un’iniziativa che unisce inclusione, sport e formazione, ideata e realizzata interamente da 60 studenti del corso “Sport management e internazionalizzazione” di Fondazione ITS JobsAcademy Lombardia, in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano – Comitato di Milano (CSI).
Il torneo, che si svolgerà venerdì 17 maggio presso il Centro Sportivo Sandro Pertini di Cornaredo (MI), rappresenta il progetto finale del programma “Sport for Good”, guidato dal docente Enrico Gelfi, e si rivolge alle squadre partecipanti al campionato di calcio integrato promosso dal CSI Milano.
Uno sport che unisce
Protagonisti dell’evento saranno oltre 300 giovani atleti, tra cui persone con disabilità, famiglie e studenti, che si confronteranno in un’esperienza sportiva e culturale ad alto impatto sociale. Il calcio integrato, al centro della manifestazione, prevede squadre miste composte da atleti con e senza disabilità, e punta a valorizzare le capacità individuali, promuovendo collaborazione, rispetto reciproco e crescita condivisa.
Dallo studio al campo
“Tutti in Campo” è molto più di un torneo: è il risultato concreto di un percorso formativo in cui gli studenti hanno potuto mettere in pratica competenze organizzative, gestionali e relazionali, contribuendo a costruire un evento capace di veicolare messaggi forti di inclusione e coesione sociale attraverso lo sport.
Un progetto che dimostra come, anche fuori dalle aule, lo sport possa diventare strumento educativo e culturale, abbattendo barriere e costruendo ponti.
Tutti in Campo è molto più di un torneo sportivo, è un esempio concreto di come lo sport possa diventare strumento di inclusione, crescita e cittadinanza attiva. È particolarmente significativo che a guidare questa iniziativa siano stati 60 giovani studenti, che con impegno e passione hanno saputo costruire un evento capace di unire persone con storie e vissuti diversi. Come Assessorato, sosteniamo con convinzione i progetti che mettono al centro i valori della solidarietà e riconoscono l’importanza di rendere i giovani protagonisti attivi del cambiamento.
Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano
I promotori del progetto hanno evidenziato l’unicità di questa manifestazione che va ben oltre una semplice competizione sportiva, rappresentando anche una sfida culturale per la comunità.
Il nostro obiettivo come Comitato Paralimpico è accompagnare gli atleti verso traguardi importanti, fino a portarli a competere anche alle Olimpiadi. Ritengo che il lavoro del CSI sia fondamentale, perché è un movimento profondamente radicato nel territorio. Il CSI non ha mai avuto bisogno di usare la parola “inclusione” perché da sempre si impegna concretamente per permettere a tutti di praticare sport, e questo per me è un valore molto importante.
Alceste Cavallini, delegato CIP per la provincia di MilanoCostituire un comitato organizzatore di una manifestazione importante composto solo ed esclusivamente da 60 giovani è una scelta coraggiosa. Vuol dire credere nei giovani sapendo che non solo non resteremo delusi, ma che quello che metteranno in campo sarà all’altezza della sfida. A rendere ancora più avvincente questa scommessa è il fatto che la manifestazione organizzata dai giovani sia una “Champions League” di calcio integrato. Quello di calcio integrato è un campionato che consideriamo una sorta di fiore all’occhiello all’interno della proposta sportiva del CSI – che organizza campionati complessivamente per 2600 squadre -. Quella che vivremo a Cornaredo sarà una giornata da ricordare: giovani che organizzano e atleti di calcio integrato che scendono in campo. Un mix entusiasmante e vincente.
Massimo Achini, presidente del CSI Milano
Ma il calcio integrato non sarà il solo protagonista di questa iniziativa. Sono previsti anche eventi collaterali, attività ludiche e performance musicali che renderanno l’esperienza ancora più interattiva e accessibile a tutti.
Il calcio integrato attira su di sè sempre maggiore attenzione e questa proposta avanzata da Fondazione ITS JobsAcademy Lombardia ci ha lusingati, ma allo stesso tempo ci ha caricati di responsabilità perchè abbiamo dovuto trovare le giuste parole per illustrare agli organizzatori il modo in cui i valori che regolano questo sport, ovvero inclusione e collaborazione, possano fondersi con il sano agonismo che si vive nelle nostre partite . Il torneo “Tutti in campo” sarà un’importantissima vetrina per il nostro movimento, che punta non solo ad allargarsi, ma anche ad essere considerato come esempio per gli altri territori.
Simone Argentin, coordinatore del progetto di calcio integrato del CSIANCI Lombardia ringrazia per questo invito, che rappresenta un’importante occasione per incontrare persone con cui condividiamo valori fondamentali, come la partecipazione, l’inclusione e lo sport inteso come strumento di crescita per la comunità. È anche un momento prezioso per dimostrare concretamente come l’inclusione possa prendere forma attraverso iniziative che coinvolgono i giovani. Da tempo, infatti, siamo impegnati nel promuovere il protagonismo giovanile, creando le condizioni affinché possano esprimersi, realizzare le proprie idee e costruire il proprio progetto di vita.
Giampiera Vismara, coordinatrice del Dipartimento giovani sport, cultura e turismo di ANCI Lombardia
L’evento ha ricevuto il sostegno fondamentale di partner e sponsor che hanno creduto nei valori del progetto. Un ringraziamento particolare va a Awe Sport Education, società benefit dedicata alla formazione e alla professionalizzazione dell’industria sportiva e consulente tecnico scientifico del corso “Sport management e internazionalizzazione”. Si ringraziano anche clickutilities, hub di consulenza che supporta imprese e pubbliche amministrazioni nel posizionarsi sul mercato adottando soluzioni innovative, Sportwig, un’innovativa piattaforma di corsi video on-demand che permette di migliorare le proprie abilità sportive con il supporto di insegnanti di livello internazionale e Sportmaster Consulting, società di consulenza che si occupa di formazione e sviluppo nel settore sportivo, che hanno contribuito a dare vita a questo evento straordinario. Grazie a loro, il messaggio di inclusione di “Tutti in Campo” risuona più forte che mai.
L’impegno dei 60 studenti che hanno lavorato nel trasformare questo progetto in una realtà concreta, applicando le competenze acquisite nel corso di studi per creare un evento non soltanto sportivo, ma anche culturale e sociale. “Il nostro lavoro di squadra ha reso possibile l’organizzazione di un torneo con 12 team che si sfideranno, ognuno con la possibilità di vincere una coppa per celebrare l’impegno e la partecipazione di tutti. In questo evento, l’inclusione è la vera vincitrice, poiché ogni partita contribuisce a rafforzare il legame tra i partecipanti, promuovendo un ambiente di rispetto e crescita condivisa.
Lorenzo Ferrario, rappresentante degli studenti organizzatori
