Le forze politiche, sociali e associative che si sono mobilitate nelle scorse settimane contro la proposta dell’Amministrazione comunale di Cinisello Balsamo di cambiare l’intitolazione del Palazzetto dello Sport — rimuovendo il nome di Salvador Allende per sostituirlo con quello di Giorgio Armani — hanno inviato nella giornata di mercoledì una lettera unitaria al Prefetto di Milano.
La proposta di Fdl, avallata da tutta la destra e dal Sindaco, ha trovato il netto contrasto dell’intera opposizione, sia dentro il Consiglio Comunale che fuori, e ha visto una grande mobilitazione da parte di cittadini e associazioni a sostegno della battaglia in difesa della memoria di S. Allende, simbolo della lotta per la democrazia e la giustizia sociale e figura legata alla storia di Cinisello Balsamo, all’accoglienza del popolo cileno in fuga dalla dittatura di Pinochet e al forte sentimento di solidarietà internazionale che ne scaturì.
I partiti di opposizione (PD, AVS, M5S, Italia Viva, La Città Giusta, Rifondazione Comunista, Cinisello Balsamo Civica, Cittadini Protagonisti Insieme, Partito Socialista) spiegano in una nota:
“Sono state anche raccolte oltre 3.200 firme — 2.355 sulla piattaforma Change.org e più di 900 su moduli cartacei —, inviate al prefetto, a testimonianza di un vasto dissenso popolare, che travalica gli schieramenti e restituisce il sentimento di un’intera comunità. Nella lettera si sottolinea come questa scelta abbia alimentato divisioni e tensioni, tradendo il senso profondo che dovrebbe avere ogni intitolazione pubblica: essere momento di unità e riconoscimento condiviso. Non è ancora noto quando la Giunta approverà l’atto di sua competenza per cambiare il nome del Palazzetto (l’ordine del giorno approvato in Consiglio Comunale non ha infatti valore esecutivo) ma, in vista di quel passaggio, si chiede sin da subito al Prefetto di respingere la richiesta di deroga avanzata dal Comune, necessaria qualora si intitoli un luogo a una figura scomparsa da meno di dieci anni, poiché non sussistono né le condizioni di neutralità, né il necessario distacco temporale dalla scomparsa di Giorgio Armani. La stessa lettera è stata inviata per conoscenza anche alla Famiglia Armani, che si invita a non prestarsi a un’operazione politica che rischia di trasformarsi in una strumentalizzazione, compromettendo l’immagine di una figura pubblica tanto stimata. A fronte di questa situazione, è stata anche chiesta un’audizione con il Prefetto per approfondire le ragioni della mobilitazione. Difendere la memoria, la democrazia e il diritto a esprimere dissenso in modo pacifico resta un impegno fondamentale per la nostra comunità”.
