L’IRCCS Policlinico San Donato ha inaugurato il 1° ottobre, il Brain Health Service (BHS), un nuovo servizio d’eccellenza dedicato alla prevenzione e alla diagnosi precoce delle demenze. L’iniziativa si distingue nel panorama europeo per un percorso specificamente dedicato alla salute del cervello della donna: il progetto 3D – Diagnosi precoce del Disturbo soggettivo di memoria nella Donna.
Il BHS afferisce all’Unità Operativa di Neurologia e Stroke Unit, diretta dalla professoressa Maria Salsone, associata di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, e ha come referente il dottor Federico Emanuele Pozzi.
Medicina di genere: perché le donne sono più a rischio
Le recenti evidenze scientifiche dimostrano che fino al 45% delle demenze è prevenibile intervenendo su almeno 14 fattori di rischio modificabili. Tuttavia, la professoressa Salsone e il dottor Pozzi pongono l’accento sulla necessità di un approccio di medicina di genere:
Concentrarsi sulle donne è essenziale, dato che circa il **70% dei casi di demenza** colpisce il sesso femminile, configurando il genere come il secondo fattore di rischio per demenza dopo l’età. E il rischio aumenta nel periodo post-menopausale, dove di fatto viene diagnosticato circa il 60% dei casi.
Le donne, inoltre, tendono a manifestare forme di malattia diverse, progredendo più rapidamente verso stadi conclamati e mostrando alterazioni visuospaziali, a differenza degli uomini, nei quali prevalgono i deficit di memoria.
Il progetto 3D: prevenzione personalizzata con AI
Il progetto 3D offre un percorso multidisciplinare e integrato per la valutazione dei principali fattori di rischio nelle donne, che potrebbero agire diversamente rispetto agli uomini. Tra i fattori esaminati figurano:
- Predisposizione genetica e disturbi dell’umore.
- Deficit visivi e uditivi.
- Alterazioni ormonali peri-menopausali, osteopenia e osteoporosi.
- Fattori di rischio cardiovascolari, dislipidemia e disturbi del sonno.
- Patologie parodontali e alimentazione.
In base all’esito della visita neurologica e degli esami di approfondimento, le strategie preventive saranno personalizzate e supportate da metodiche di intelligenza artificiale. Saranno proposti percorsi di follow-up mirati a monitorare e preservare il più possibile il benessere cognitivo nel tempo.
Intercettare la malattia nelle fasi iniziali
Il lancio del BHS risponde all’esigenza di intercettare le demenze nelle fasi più precoci. Come spiega il dottor Pozzi, la maggior parte dei pazienti arriva ai Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) quando la malattia è già conclamata e le terapie sono prevalentemente sintomatiche.
Negli ultimi anni, la neurologia punta invece a intercettare le fasi più precoci, come il disturbo soggettivo di memoria (SCD), ancora sotto-diagnosticato seppure colpisca centinaia di milioni di persone nel mondo. Si stima, infatti, che fino al 25% dei soggetti sopra i 60 anni possa essere inquadrato come SCD.
Intervenire precocemente e con attenzione alle specificità di genere permette, secondo i clinici del Policlinico San Donato, una prevenzione più mirata ed efficace, configurando il nuovo servizio come un punto di riferimento unico nella neurologia di genere in Europa.
Il Brain Health Service e il progetto 3D si pongono come un passo avanti nella ricerca e nell’assistenza, offrendo nuove speranze per la tutela della salute cerebrale.
