Mancano ancora all’appello circa 113 milioni di euro, nonostante la possibile aggiunta (manca ancora l’ufficialità) dei 406,5 milioni necessari al prolungamento della Linea M4 da Aeroporto Linate a Segrate e di 70 milioni destinati al deposito M1 nel Gallaratese. Soluzione, quest’ultima, che ha creato gravi spaccature politiche che rischiano di sommare gravi ed inaccettabili ritardi e pericolose incertezze alla situazione già precaria della Brianza, dal punto di vista trasportistico e infrastrutturale.
Sul futuro della mobilità a Monza
La viabilità è in testa alle criticità segnalate dai monzesi, ma la metropolitana non sarà la panacea di tutti i problemi di spostamento. Il trasporto di massa è soltanto una delle azioni che compone il puzzle del piano urbano della mobilità di Monza – sottolinea Connetti Monza e Brianza – Le diverse azioni vanno messe a sistema, come avviene nelle maggiori città europee.
I rischi di possibili ritardi
Se il progetto M5 dovesse accumulare altri ritardi con ulteriore aggravamento di costi, occorre scongiurare ogni possibile rischio che il prolungamento M5 in futuro si arresti a Bettola per mancanza di fondi. Monza rischierebbe infatti di regalare la sua ultima area agricola per costruire un maxideposito di treni in cambio di nulla – mette in guardia l’associazione Connetti MB.
La proposta
Secondo UTP (Unione dei Trasporti Pubblici), gli anni che passeranno prima dell’attuazione di M5 vanno utilizzati per pianificare in tempi brevissimi, vista anche la diponibilità di Monza di fondi PNRR per i bus elettrici, un corridoio di trasporto pubblico di qualità sul percorso stazione di Monza – centro città – ospedale San Gerardo – polo istituzionale / viale Elvezia, che consentirebbe già di soddisfare le esigenze degli spostamenti urbani nell’attesa dell’arrivo della metro. Una linea di bus ad elevata frequenza ed un servizio cadenziato su un percorso protetto, con quante più possibili corsie preferenziali. Un intervento, questo, che può essere portato avanti per step, tanto da diventare un esempio di eccellenza in una città che deve fare un salto di qualità sul trasporto pubblico, che è una risorsa per tutta la collettività, come lo sarà anche M5 tra qualche anno.
