Il Bar Manzoni di San Giuliano Milanese è stato temporaneamente chiuso per 15 giorni su disposizione del Questore di Milano. Il provvedimento arriva al termine di un’attività di indagine condotta in stretta collaborazione con la Polizia Locale di San Giuliano Milanese, che ha rilevato la gravità della situazione.
Il locale era ritrovo di pregiudicati
Le indagini, svolte tra i mesi di luglio e agosto, hanno accertato che il locale era diventato un punto di ritrovo per individui con precedenti penali, fungendo da base logistica per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un’operazione, le forze dell’ordine hanno arrestato un avventore abituale in possesso di 90 grammi di hashish, materiale per il confezionamento e un bilancino, occultati nelle pertinenze del bar. A metà agosto, la Polizia Locale aveva inoltre eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un altro frequentatore abituale.
Ringrazio la nostra Polizia Locale per l’intenso lavoro svolto con professionalità e dedizione in queste settimane. È fondamentale che i gestori delle attività commerciali comprendano la loro responsabilità: occorre allontanare e denunciare immediatamente alle autorità ogni situazione di potenziale pericolo. Solo così possiamo garantire sicurezza e legalità sul nostro territorio. Tengo a precisare che, come si legge nel decreto, la misura disposta dal Questore riveste carattere cautelare e non punitiva verso il gestore, ma è volta ad evitare che il locale resti punto di riferimento per attività criminali. È un provvedimento che incide sull’attività, ma necessario per tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
Marco Segala, sindaco di San Giuliano
L’attenta e prolungata attività di osservazione ha confermato la costante presenza di soggetti pregiudicati e pericolosi, che rappresentava un serio rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Questa vicenda dimostra ancora una volta la necessità di un quadro normativo più chiaro e di strumenti efficaci per contrastare chi alimenta degrado e criminalità. Chiediamo con forza una revisione delle norme e soprattutto la certezza della pena, perché senza sanzioni reali e tempestive rischiamo di vanificare il prezioso lavoro delle forze dell’ordine.
Daniele Castelgrande, assessore alla Sicurezza
