Regione Lombardia conferma e amplia il proprio impegno nella prevenzione oncologica. Una delibera approvata dalla Giunta, su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, introduce dal 2026 modifiche e integrazioni ai programmi di screening gratuiti, con l’obiettivo di aumentare la copertura, ridurre i tempi d’attesa e rendere più efficiente l’organizzazione del sistema sanitario regionale.
Lo screening oncologico è una delle armi più efficaci che abbiamo per salvare vite umane. Più precoce è la diagnosi, maggiori sono le possibilità di guarigione. Per questo il nostro impegno è garantire percorsi semplici, diffusi e accessibili a tutti i cittadini. In pratica puntiamo sempre più su tempestività, digitalizzazione, target ampliati e anche servizi dedicati agli utenti meno raggiungibili.
Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare
Tumore della mammella
Lo screening mammografico coinvolgerà tutte le donne dai 45 ai 74 anni:
- mammografia annuale per la fascia 45-49 anni;
- mammografia biennale per la fascia 50-74 anni.
- Confermato l’ampliamento fino ai 74 anni, in linea con le più recenti evidenze scientifiche. Previsto inoltre un potenziamento dei centri senologici.
Tumore della cervice uterina
Il programma prosegue senza variazioni:
- Pap test ogni 3 anni per le donne tra 25 e 29 anni;
- HPV test ogni 5 anni per le donne tra 30 e 64 anni.
- Nel 2026 sarà rafforzato il recupero delle donne che non hanno aderito negli anni passati, tramite campagne mirate e solleciti personalizzati.
Tumore del colon-retto
Lo screening resta rivolto a uomini e donne dai 50 ai 74 anni, con test del sangue occulto fecale ogni 2 anni. In caso di positività, è garantita gratuitamente la colonscopia di approfondimento. La novità del 2026 riguarda l’ampliamento dei punti di distribuzione e consegna dei kit, grazie al coinvolgimento di farmacie e centri prelievi.
Tumore della prostata
Prosegue la sperimentazione avviata nel 2024, che interessa gli uomini 50-54 anni, selezionati in base all’anno di nascita. Il percorso prevede un questionario iniziale e, se necessario, dosaggio del PSA e visita urologica. La Regione punta a consolidare i risultati e valutare, entro il 2027, l’eventuale estensione stabile del programma.
Tutti gli screening restano gratuiti e accessibili tramite invito diretto a casa. Oltre alla tradizionale lettera cartacea, sarà attivato un software unico di screening per facilitare la comunicazione con i cittadini.
In caso di positività, le prestazioni di secondo livello (come colonscopie ed ecografie) saranno organizzate direttamente dai Centri Screening, senza liste d’attesa e sempre a titolo gratuito.
La sfida principale per il 2026 sarà incrementare l’adesione, soprattutto tra i giovani adulti e gli uomini, con l’obiettivo di raggiungere una copertura di almeno 70% della popolazione target, soglia considerata ottimale per garantire benefici significativi in termini di salute pubblica.
