Sabato Monza si è svegliata con un grave sfregio che imbratta uno dei monumenti simbolo della città, l’Arengario.
Così il Sindaco riflette sul significato di quanto accaduto questa notte, legato probabilmente a una manifestazione organizzata da UNUCI in collaborazione con il Ministero della Difesa, la cui cerimonia conclusiva – due ore in tutto – è in programma per domani 25 maggio tra Piazza Duomo e l’avancorte della Villa Reale.
“E’ lecito che alcuni cittadini abbiano idee diverse rispetto alle attività previste, prosegue il Sindaco. Nel nostro Paese lo spazio per la libera espressione è garantito a tutti dalla Costituzione, ma non certo i vandalismi anonimi e il danneggiamento del patrimonio di tutti.
La prima squadra di tecnici sta già lavorando per ripulire al più presto le scritte. Ma le vernici usate sono particolarmente aggressive e comporteranno un lavoro minuzioso e attento, che non si chiuderà in un giorno.
Il Sindaco aggiunge: “Quelle scritte non solo sfregiano i muri e la loro storia, ma offendono gravemente tutti i monzesi. Chi sceglie queste forme di espressione non ha argomenti e rinuncia al confronto delle idee”.
