Dal 13 aprile al 25 maggio Saronno ospiterà una mostra singolare, inserita in un ricco percorso artistico, diffusa su più siti di valore, un’esposizione in cui il presente reinterpreta il passato.
Si tratta della mostra dal titolo “Cenacoli. Da Andrea da Saronno a Andy Warhol”, a cura di Antonio d’Avossa, noto critico e storico dell’arte.
Protagonista sarà il Cenacolo, rappresentazione di uno dei momenti più intensi nel racconto dei Vangeli, una vera e propria icona divenuta, dal XVI secolo in poi, uno dei soggetti maggiormente “replicato” nella storia artistica e culturale occidentale.
Il percorso artistico si sviluppa in più spazi espositivi:
- all’Art Cafè con le incisioni del Sette-Ottocento, eccezionalmente concesse dall’Accademia di Belle Arti di Brera;
- nella Sala Nevera di Casa Morandi con opere di arte moderna e contemporanea, oggettistica e filmati di grande originalità;
- al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, dove è conservato il Cenacolo ligneo, opera cinquecentesca di Andrea da Saronno;
- al Museo della Ceramica “G. Gianetti”, che ospita l’opera di Ugo La Pietra “L’ultima cena”, esposta nella sala principale del museo;
- al Chiostro di Arte & Archivi di via Dalmazia, dove sono in mostra una scelta di opere in cui le composizioni metafisiche ed eteree rimandano al forte sentimento “religioso” che caratterizzava i due autori Francesco De Rocchi e Gianfranco Ferroni.
La varietà delle opere selezionate, dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alla fotografia, dai video agli oggetti più popolari, danno origine ad una convivenza che rende ancora più originale la proposta del nostro Comune.
La mostra saronnese contempla anche iniziative collaterali che vedono la collaborazione dell’Associazione Flangini, della Comunità Pastorale Crocifisso Risorto, del Museo della Ceramica G. Gianetti di Saronno, dell’Associazione Cantastorie, del Circolo Culturale della Bussola, della Cooperativa Popolare, dell’Associazione Il Tramway, della Pastorale Giovanile Diocesi di Milano.
Un ringraziamento particolare al prof. Sergio Beato per la preziosa consulenza.
