Nell’ambito del progetto Casa ai lavoratori, il Comune di Milano ha pubblicato un avviso di manifestazione d’interesse per l’assegnazione di 41 unità abitative destinate ai propri dipendenti. Gli alloggi, di proprietà comunale, saranno assegnati con oneri di ristrutturazione a carico degli inquilini, ma con la possibilità di detrarre tali costi dal canone di locazione.
L’iniziativa si inserisce tra le misure di welfare aziendale previste dal Patto per il Lavoro di Milano, con l’obiettivo di contrastare il caro-affitti e sostenere i lavoratori, in particolare quelli dei servizi pubblici essenziali, sempre più in difficoltà nel trovare soluzioni abitative accessibili.
I 41 appartamenti, situati nei Municipi 2, 5, 6, 7 e 9, hanno metrature variabili tra i 45 e gli 88 metri quadrati e saranno assegnati nello stato di fatto. Gli assegnatari potranno eseguire gli interventi di ristrutturazione necessari, che verranno scalati dal canone di affitto. Inoltre, grazie alla collaborazione con Intesa San Paolo e alla garanzia offerta dalla Fondazione Welfare Ambrosiano, sarà possibile accedere a un finanziamento fino a 30mila euro per coprire le spese di adeguamento, avvalendosi di operatori convenzionati con MM.
L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto avviato nel 2023, che ha già portato alla riqualificazione e assegnazione di 180 alloggi pubblici a Gruppo A2A, ATM e alla Cooperativa sociale Il Melograno, con l’obiettivo di offrire case a canoni calmierati per i propri lavoratori.
Per partecipare alla procedura è necessario essere dipendenti comunali a tempo indeterminato, avere un’attestazione ISEE non superiore a 26mila euro, non possedere immobili in Lombardia né essere già assegnatari di alloggi sostenuti da contributo pubblico nella regione.
Un intervento concreto per migliorare le condizioni abitative dei lavoratori, favorendo engagement e retention del personale, in un contesto di crescente difficoltà nel mercato degli affitti.
