L’associazione culturale ARTI<>STA presenta la mostra “SOUL-Tsukumogami”, a cura di Giulia Zanesi e Vanessa Viti, che sarà inaugurata sabato 22 febbraio 2025 alle 18.00 presso Vicolo Lambro 1 a Monza.
L’evento, patrocinato dal Comune di Monza, offrirà un’esplorazione artistica ispirata alla tradizione giapponese degli Tsukumogami, oggetti che, secondo la leggenda, dopo 100 anni di vita acquisiscono un’anima.
Gli artisti in esposizione
La mostra, visitabile fino all’8 marzo, vedrà la partecipazione di Mauro Bursi Cavaliere, Massimo Ciavarella, Francesco Guglieri, Antonio dell’Isola, Maria Maksakova e Alisa Teletovic, artisti che attraverso le loro opere daranno vita a una narrazione visiva e concettuale sugli oggetti e la loro trasformazione.
La mostra rappresenta la prima tappa italiana di un progetto culturale nato ed esposto in Giappone nelle città di Sapporo e Osaka e approda ora in Italia.
Gli artisti selezionati provengono da diversi paesi del mondo, ognuno dotato di una personale sensibilità artistica e con la grande capacità di aver saputo intercettare e dare forma al tema centrale della mostra ovvero al significato della parola “tsukumogami”.
La parola giapponese “tsukumogami” (付喪神) si riferisce ad uno specifico concetto della mitologia e della cultura giapponese: letteralmente tradotto, “tsukumogami”, significa “spirito nascosto negli oggetti”.
Questo termine si riferisce ad oggetti inanimati che, dopo un certo tempo, circa un centinaio di anni, si trasformano in spiriti. Cento anni è quanto basta ad un oggetto per acquisire un’anima, assorbendo il tempo che passa e la saggezza che da esso deriva. La credenza vuole che gli oggetti portino del bene a chi li cura, e sfortuna a chi li maltratta, dunque con il tempo gli oggetti possono acquisire un’anima grata e buona oppure vendicativa e maledetta. Questo concetto mitologico sottolinea che l’importanza delle cose non dipende dal valore economico, quanto più ha a che vedere con il rapporto ed il sentimento di chi le ha a lungo usate.
La leggenda dei “tsukumogami” riflette la concezione giapponese secondo cui gli oggetti possiedono un’anima o uno spirito intrinseco, e che devono essere trattati con rispetto e cura. Si ritiene che questa credenza abbia origine dalla religione shintoista, che attribuisce un’anima non solo agli esseri viventi, ma anche agli elementi naturali e agli oggetti.
La figura dei “tsukumogami” ha influenzato profondamente la cultura giapponese, apparendo in racconti popolari, opere d’arte, teatro e persino nel moderno manga e anime.
“SOUL-Tsukumogami” vuole essere un punto di partenza per un’attenta riflessione tra il rapporto che si instaura tra l’uomo e le cose che lo circondano, l’arte è essa stessa “cosa”- “oggetto” che possiede un’anima e la manifesta al fruitore. La mostra darà modo agli artisti di esprimersi sul concetto di spiritualità ed il legame che vive tra loro e le loro opere.
Vanessa Viti, curatrice della mostra “SOUL-Tsukumogami”
Presentazione del libro “L’ombra oltre l’anima”
Nell’ambito della mostra, giovedì 27 febbraio alle 18.30 si terrà la presentazione del libro “L’ombra oltre l’anima” di Erik Lucini, edito da Accornero, un thriller psicologico, ricco di colpi di scena, che indaga i lati più oscuri dell’animo umano.
Orari di apertura della mostra
La mostra sarà visitabile dal 22 febbraio all’8 marzo con i seguenti orari:
- venerdì: 18.00 – 19.30
- sabato e domenica: 11.00 – 13.00 / 16.00 – 19.30
Contatti
Per maggiori informazioni
Giulia Zanesi
Giulia Zanesi, curatrice di mostre e storica dell’arte, ha dato il via ad un progetto culturale per far avvicinare le persone alle opere attraverso l’Art experience: per scoprire di più sul suo percorso e sul progetto è disponibile la nostra intervista Giulia Zanesi: i suoi eventi tra Milano e il Giappone inserita nella rubrica L’impresa si racconta.
La mostra “SOUL-Tsukumogami” rappresenta un omaggio profondo alla cultura giapponese, ed in particolare al concetto di “tsukumogami”, ovvero l’idea che gli oggetti inanimati possano acquisire un’anima dopo aver superato un centenario di esistenza. Questa nozione rispecchia la convinzione che gli oggetti che ci circondano non siano meri strumenti di utilità quotidiana, ma depositari di una vita intrinseca, simile a quella delle opere d’arte che custodiscono significati profondi e unici. La rassegna esplora il ruolo dell’arte e degli artisti nell’infondere valore e conoscenza attraverso la creazione, promuovendo uno scambio culturale che invita a riflessioni di vasta portata.
La domanda che emerge è: quale valore attribuiamo agli oggetti che popolano la nostra quotidianità
La cura di questi oggetti richiede un impegno sostenuto, attenzione e dedizione costante; tuttavia, quante persone sono realmente disposte a investire tali risorse?
Gli artisti partecipanti a questa esposizione hanno brillantemente risposto a queste questioni, realizzando opere che stimolano una riflessione personale e collettiva. Le loro creazioni sono inviti a fermarsi, seppur brevemente, per un momento di contemplazione e silenzio, permettendoci di connetterci con noi stessi, con l’ambiente circostante e con l’essenza più intima delle cose che osserviamo e percepiamo.
La mostra “SOUL-Tsukumogami” celebra quindi non solo l’arte, ma anche la vita segreta degli oggetti quotidiani, offrendo spazi di pura contemplazione e riflessione. Le opere presentate, realizzate da artisti accuratamente selezionati, utilizzano il loro linguaggio visivo unico per donare al pubblico visioni speciali e ispirazioni profonde, invitando a una riflessione prolungata sull’unicità e il significato intrinseco delle cose che spesso diamo per scontate.
Giulia Zanesi, curatrice della mostra “SOUL-Tsukumogami”
