Il recente Accordo di valorizzazione sottoscritto tra il Ministero della Cultura, il Comune di Cinisello Balsamo e la Città Metropolitana di Milano, approvato dal Consiglio Comunale della città, sancisce la nascita della Fondazione Museo Nazionale di Fotografia (MUNAF), che subentrerà in tutto e per tutto alla Fondazione Museo della Fotografia Contemporanea (MUFOCO) che negli ultimi vent’anni è stata conosciuta e apprezzata, quale eccellenza culturale e museale del nostro territorio.
La maggioranza di Cinisello Balsamo esprime in una nota la sua soddisfazione:
“L’ingresso del Ministero nella Fondazione ridenominata, oltre che un suggello al ruolo che il Museo con le proprie attività si è ricavato nel panorama culturale nazionale ed internazionale, garantirà lo sviluppo anche attraverso nuove risorse economiche di un piano di valorizzazione del patrimonio fotografico ed artistico, che punterà oltre che sulla tutela anche sulla promozione della conoscenza e dello studio dei tesori che il Museo conserva nella sede di Villa Ghirlanda.
Grazie alla determinazione del Sindaco Ghilardi, che ha fin dal suo primo mandato amministrativo puntato programmaticamente al rilancio del Museo, e al sostegno entusiasta della sua maggioranza politica, quello che poteva sembrare un obiettivo velleitario, diventa oggi una prestigiosa realtà che valorizza la presenza di Cinisello Balsamo nell’ambito del sistema museale lombardo e nazionale, ne confermerà il ruolo di sede di studio, di ricerca e di produzione artistica e culturale, ne potenzierà la vocazione ad accogliere turismo culturale e universitario da ogni parte del mondo.
Con questa operazione politica e amministrativa incentrata sul Museo, la nostra città si apre ulteriormente al mondo e si fa conoscere, come ai tempi di Byron o Stendhal, nostri famosi ospiti nei secoli passati, quale sede viva di produzione artistica e culturale, mettendo in rete i due milioni di immagini, le migliaia di volumi, la sapiente attività di tutela e conservazione che in questi anni ha saputo custodire”.
