Contenuto a cura di San Donato Medica
Sono 54mila gli uomini che, in Italia, convivono con una diagnosi di tumore della prostata e la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 91%. È vero che l’incidenza di questa patologia oncologica aumenta con il progredire dell’età e colpisce prevalentemente la popolazione maschile over 50, con un picco di incidenza intorno ai 70 anni, ma non se sono esenti anche gli under 50. Esiste una serie di fattori di rischio che aumenta la possibilità di sviluppare la malattia, oltre alla familiarità, alla presenta di mutazioni genetiche come BRCA1 e BRCA2 e di alti livelli di ormoni maschili. Per gli uomini, si parla di alcuni milioni di morti evitabili, se solo si evitasse il fumo, l’alcol e un’alimentazione poco varia, squilibrata e ricca di alimenti processati. L’adozione di comportamenti e abitudini salutari e seguire un programma di diagnosi precoce, a seconda delle fasce di età, sono le chiavi per consentire di ridurre, almeno in parte, il rischio e, in caso, di intervenire prima possibile sulla malattia. L’Urologo Cosimo Bizzarri è disponibile in Sandonato Medica per eseguire visite e controlli urologici di prevenzione in ausilio alle problematiche più frequenti: “La prevenzione è necessaria anche per intercettare quelle forme più aggressive di tumore alla prostata che interessano i più giovani, tra i 50 e i 60 anni. Non rimandiamo, quindi l’esame del Psa, attraverso un semplice prelievo ematico e una visita di controllo”.
Sandonato Medica rivolge la sua attenzione anche alla prevenzione al femminile. Il tumore al seno è un evento che oggi colpisce una donna su 8 ma che con una corretta diagnosi precoce si può guarire o, comunque, tenere sotto controllo. Solo in Italia, le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore al seno, patologia a più alta prevalenza nel sesso femminile – quasi la metà (43%) di tutte le donne – sono circa 3,6 milioni. Poiché circa il 65% di queste hanno meno di 74 anni e con una sessualità attiva, la prevenzione è l’unico strumento che può fare una differenza sostanziale nel percorso di cura. Per il Dott. Giovanni Battista Steffano, Primario chirurgo responsabile della Chirurgia Senologica nella Breast Unit del Policlinico di Monza, Senologo presso Sandonato Medica, la prevenzione è una carta vincente che andrebbe giocata: “Una donna, specialmente dopo i 40 anni, dovrebbe sottoporsi periodicamente ad una visita senologica. Durante la visita, oltre a una valutazione completa del quadro di salute della paziente, quindi delle patologie in atto, eventuali familiarità o ereditarietà di malattie oncologiche e i fattori legati allo stile di vita, si indaga per evidenziare le caratteristiche precise della complessità ghiandolare, grazie non solo ad una accurata visita clinica, ma anche attraverso l’integrazione degli esami strumentali specifici”.
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