Partiranno a breve i lavori di riqualificazione della Piazza Trento e Trieste di Sesto San Giovanni, luogo centrale del quartiere Rondò Torretta e più volte oggetto di atti di degrado e microcriminalità negli ultimi anni.
A fine luglio l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni ha annunciato il piano di riqualificazione per Piazza Trento e Trieste.
In previsione di ciò e di quanto annunciato dall’amministrazione, con spirito collaborativo e pragmatico, il Comitato Rondò Torretta Sesto San Giovanni, dopo aver analizzato le proposte rese note dall’amministrazione, ha elaborato delle valutazioni inerenti i punti critici di detta proposta di riqualificazione della piazza e alcune proposte integrative.
Le riportiamo integralmente di seguito:
“Il Comitato dei Cittadini quartiere Rondò torretta accoglie con favore la riqualificazione di Piazza Trento e Trieste, un intervento necessario per migliorare la vivibilità e l’estetica della nostra comunità. Tuttavia, ci preme sottolineare alcuni aspetti critici che riteniamo essenziali per il successo dell’iniziativa e per garantire una piazza realmente funzionale e fruibile per tutti i cittadini.
1. Visibilità e Sicurezza
È fondamentale che i lavori di riqualificazione tengano conto della necessità di mantenere una visibilità ottimale per garantire il controllo della piazza. La visibilità è un elemento essenziale per prevenire situazioni di degrado e per assicurare che la piazza rimanga un luogo sicuro e piacevole, specialmente nelle ore serali.
2. Viabilità:
ripristinare il senso di marcia di via Firenze come era prima magari anche solo consentendo la svolta a destra da chi proviene da piazza IV novembre su via Breda per incentivare il passaggio.
3. Fontana:
Rischi di Degrado Pur apprezzando l’idea di inserire una fontana come elemento decorativo, esprimiamo preoccupazione riguardo al suo potenziale impatto negativo. Durante i mesi estivi, la fontana potrebbe attrarre schiamazzi notturni e situazioni di degrado, compromettendo la qualità della vita dei residenti e l’ordine pubblico nella zona. Se nn viene garantita pulizia manutenzione e continuo esercizio d’acqua meglio nn metterla. Abbiamo esempi tangibili di come una fontana possa diventare luogo di degrado. È necessario quindi valutare attentamente questo aspetto.
4. Alberatura:
L’alberatura deve essere ripristinata con specie adatte ma deve essere a pronto effetto attraverso la scelta di alberi già di qualche anno che garantiscano sin da subito un bell’aspetto per la piazza. Un albero da mettere a dimora dovrebbe essere già di almeno 6 metri.
5. Sedute:
Incentivare la Socialità Per favorire la socialità e la vivibilità della piazza, riteniamo essenziale il riposizionamento di sedute, possibilmente con una conformazione antibivacco. Queste soluzioni dovrebbero incentivare una frequentazione civile e rispettosa degli spazi comuni, rendendo la piazza un punto di aggregazione positivo per la comunità.
6. Sicurezza e Decoro Urbano:
Ribadiamo l’importanza di installare telecamere di sorveglianza non solo nella piazza, ma anche nelle vie limitrofe, per garantire la sicurezza dei cittadini. Inoltre, proponiamo l’installazione di fototrappole nei punti più critici per il controllo dell’abbandono dei rifiuti, un fenomeno che, se non contrastato, potrebbe ridurre l’attrattività della piazza e portare a un rapido degrado.
Alternativa alla Fontana
Come alternativa all’inserimento della fontana, il comitato ha già elaborato una proposta che riflette la storia e l’identità socio-culturale del quartiere. Si tratta di un elemento decorativo simbolico, attorno al quale l’intera comunità possa riconoscersi. Questa proposta, dal costo sicuramente inferiore rispetto alla fontana, rappresenta un’opportunità per valorizzare la piazza senza gravare eccessivamente sulle finanze pubbliche.
