Il Castello Sforzesco di Milano ospita, fino al 3 novembre 2024, la mostra “Ballo&Ballo. Fotografia e design a Milano, 1956-2005”. L’esposizione, curata da Silvia Paoli e prodotta dal Comune di Milano, dal Castello Sforzesco e da Silvana Editoriale, celebra il celebre studio fotografico che ha avuto un ruolo cruciale nella storia del design italiano.
Un viaggio attraverso la storia della fotografia di design
La mostra racconta, attraverso fotografie, oggetti, documenti e video, la storia dello Studio Ballo+Ballo, fondato da Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo. Il percorso espositivo include oltre un centinaio di fotografie dello studio, oggetti di design in prestito dall’ADI Design Museum e dalle Raccolte d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, e oggetti originali appartenuti ai fotografi. Inoltre, saranno esposte riviste d’epoca e volumi contenenti le loro fotografie.
L’archivio Ballo+Ballo e il contributo di Studio Azzurro
L’idea di questa mostra nasce nel 2022, quando Marirosa Toscani Ballo dona l’archivio dello studio al Civico Archivio Fotografico del Comune di Milano. Il progetto di valorizzazione, vincitore del bando “Strategia Fotografia” promosso dal Ministero della Cultura, ha portato alla creazione di questa esposizione.
Studio Azzurro ha realizzato videoinstallazioni che interagiscono con le fotografie e gli oggetti esposti nella Sala Viscontea. Queste installazioni rendono tangibili i processi fotografici e le esperienze dello Studio Ballo, offrendo uno spaccato del lavoro dietro le quinte e del periodo della fotografia analogica.
Il contributo dello Studio Ballo al design italiano
Aldo Ballo (1928-1994) e Marirosa Toscani (1931-2023) hanno avviato la loro carriera fotografica negli anni Cinquanta. Lo Studio Ballo è diventato un punto di riferimento per il design italiano, collaborando con nomi illustri come Bruno Munari, Ettore Sottsass e Achille Castiglioni, e con aziende iconiche come Olivetti, Cassina e Kartell.
Le loro fotografie sono state pubblicate su importanti riviste di design e arredamento, come “Domus” e “Casa Vogue”. Il loro lavoro ha avuto un impatto significativo anche a livello internazionale, come dimostrato dalla mostra “Italy: The New Domestic Landscape” al MoMA di New York nel 1972.
Un racconto corale del design italiano
La Sala dei Pilastri della mostra presenta ritratti di designer e oggetti progettati da loro, mentre le videoinstallazioni di Studio Azzurro offrono un racconto corale attraverso sei schermi sincronizzati, celebrando l’eredità culturale lasciata dallo Studio Ballo.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano-inglese, edito da Silvana Editoriale, che include apparati scientifici, saggi e immagini.
