Con l’apertura della successione al chiamato all’eredità spettano alcuni adempimenti di natura fiscale e con valenza civile.
Tra gli adempimenti fiscali che il chiamato all’eredità è tenuto a fare, c’è la presentazione all’Agenzia delle entrate della dichiarazione di successione e versare le relative imposte, per non incorrere in sanzioni.
Il chiamato deve presentare la dichiarazione anche se non sa se accettare l’eredità.Trattasi di un mero adempimento fiscale che non comporta alcuna conseguenza sul piano civile.
La predisposizione della dichiarazione di successione ed il conseguente versamento delle relative imposte, infatti, non fa acquisire al chiamato all’eredità la qualifica di erede.
Come spiegato dagli Avvocati Alessandra Giordano ed Elena Laura Bini “la Giurisprudenza ha da tempo chiarito che la presentazione della dichiarazione di successione deve considerarsi un atto di mero adempimento di obblighi di natura fiscale. Discorso diverso deve essere fatto per la voltura catastale, che, per contro, la giurisprudenza ritiene possa integrare accettazione tacita dell’eredità”.
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