Milano, nota come la città che non si ferma mai, simbolo della finanza e dell’incessante movimento, è ora invitata a concedersi una pausa di riflessione per scoprire la bellezza che la circonda. Quest’opportunità si presenta con la prima edizione del Soul Festival di Spiritualità, promosso dall’Università Cattolica e dall’Arcidiocesi di Milano con il sostegno del Comune.
Dal 13 al 17 marzo, una varietà di luoghi sacri e secolari, dal Piccolo Teatro al Memoriale della Shoah, ospiteranno circa 50 incontri focalizzati sul tema “Meraviglia, l’essenza di tutto”. Il festival sarà inaugurato dallo scrittore Alessandro Baricco con il suo intervento “Tutto mi sorprende” presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica, mentre la chiusura sarà affidata all’attore Massimo Popolizio con “Una voce come di bambino”, tratto dalle Confessioni di Sant’Agostino, nella suggestiva cornice della Basilica di San Lorenzo Maggiore.
L’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha spiegato il significato profondo di questa iniziativa, facendo riferimento alla Madonnina che da secoli veglia sul Duomo. Egli sottolinea che i milanesi hanno sempre mostrato un desiderio intrinseco di guardare verso l’alto, tanto che quando alcuni edifici superarono l’altezza della guglia del Duomo, venne eretta una replica della Madonnina. Questo gesto simbolico rappresenta l’aspirazione della città a elevare lo sguardo verso orizzonti spirituali, al di là del mero mercato e del consumismo, offrendo così una prospettiva più ampia e significativa della vita. L’arcivescovo stesso sarà protagonista di un incontro alle 6:30 del mattino sulle terrazze del Duomo, offrendo un momento di contemplazione e connessione spirituale.
Per il rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, il Soul Festival rappresenta anche un’opportunità per esportare al di fuori delle mura dell’ateneo e delle aule le ricerche e gli studi condotti, rendendoli accessibili a tutti i partecipanti.
