La “mazzata” è giunta a Cinisello Balsamo: 20,4 milioni di euro il verdetto del lodo arbitrale nato per dirimere la questione del pagamento delle reti comunali di vettoriamento del gas, un contenzioso che si estende dagli anni ’70 al 2004.
La maggioranza di Centro Destra di Cinisello Balsamo in una nota individua come responsabile la sinistra che ha amministrato quegli anni, “lasciando un’eredità pesante che il governo attuale, in soli 5 anni di amministrazione di centro-destra, ha dovuto affrontare, contando quasi 30 milioni di euro di debiti accumulati nel passato, tra cui, ricordiamo il debito Caronte, di soli 4 anni fa, che conta 5,5 milioni”.
Si legge nella nota della maggioranza di Centro Destra: “Il nodo centrale è uno: la cattiva gestione amministrativa degli anni tra il ’70 e il ’95, quando il comune acquisiva le reti, e la mancata consapevolezza degli amministratori riguardo alla chiara situazione finanziaria, ben delineata nei 25 anni di investimenti con A2A.
Ad esempio, si poteva disciplinare la parte relativa agli anni precedenti attraverso la convenzione sottoscritta nel 1995, che, invece, non solo non tenne conto del piano d’investimento da spalmarsi negli anni, ma incluse gli interessi moratori. Proprio quegli interessi che, con i tempi dilatati della giustizia, hanno inflazionato l’importo iniziale, fino agli attuali 20 milioni di euro.
Senza nulla togliere alla scelta, necessaria, di investire per l’acquisizione delle reti, ciò che è inaccettabile da chi amministra una città è la malagestione delle risorse finanziarie.
Negli ultimi 5 anni, la nostra amministrazione ha accumulato risorse superiori a quanto fatto nei precedenti 20 anni di governo di sinistra, una gestione oculata che ha permesso comunque di realizzare progetti significativi.
Ma questi 30 milioni di euro di debiti che ora ci ritroviamo a dover pagare, avrebbero potuto essere destinati a migliorare la città.
Nonostante questi debiti, che incidono per un quinto sul bilancio comunale, la nostra amministrazione ha saputo gestire le casse comunali in modo prudente, evitando il dissesto finanziario e continuando a erogare servizi essenziali.
La sfida, che ora, purtroppo, ci aspetta, e riguarda ogni cittadino, è continuare a garantire tali servizi gestendo gli esborsi derivanti dalla sentenza con l’inevitabile aumento delle imposte, che faremo in modo abbia il minor impatto possibile sui cittadini.
La responsabilità politica ha un solo nome: la sinistra, e, a farne le spese, è la comunità, chiamata a una corresponsione di intenti per affrontare le sfide future, pagare per la sentenza e al contempo preservare i servizi essenziali, soprattutto per i cittadini più fragili”.
