Un ‘No’ deciso al ‘fast-fashion’, la moda usa e getta, un ‘Sì’ convinto a capi di qualità e di buona fattura che garantiscono un maggiore e più attento rispetto dell’ambiente in fase di produzione, ed esprimono uno stile originale, meglio se lombardo.
Torna a parlare di ‘Lombardia style’ l’assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing Territoriale Barbara Mazzali intervenuta a Milano al convegno ‘La filiera produttiva del Fashion’, organizzato da Assolombarda Moda.
Tra innovazione tecnologica, artigianalità ‘Made in Italy’ e produzione responsabile, la moda lombarda ha sfide importanti da affrontare ma la qualità incomparabile dei nostri prodotti resta la stella polare per la competitività delle nostre imprese. Oggi è molto diffuso il ‘fast-fashion’, che è sicuramente più accessibile ma indiscutibilmente poco sostenibile, sia dal punto di vista sociale che ambientale. I capi del ‘fast-fashion’ durano mediamente una stagione nei nostri armadi e non sono riciclabili – ha continuato l’assessore – la nostra sfida oggi è quella di riconquistare quella fetta di mercato che oggi si rivolge al fast-fashion, responsabilizzando i consumatori: indossare un capo di qualità e buona fattura significa non solo vestire con stile, ma essere rispettosi di quell’ambiente al centro del grande dibattito mondiale. Sento parlare di trend tecnologici come il ‘cyber fashion’, con l’uso di visori e realtà aumentata per provare capi e accessori da una parte all’altra del mondo, ma oggi penso sia anche centrale comunicare l’unicità dello ‘stile lombardo’, ai buyer nazionali e internazionali, un modo anche per favorire l’internazionalizzazione delle nostre pmi. Il mio assessorato lavora in questa direzione, con una strategia precisa: creare un brand ‘Lombardia style-Una bellezza senza confini’.
Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing Territoriale.
