Quella che inauguriamo oggi è una mostra antologica di sculture e dipinti che offre al visitatore uno spaccato significativo sul linguaggio e la poetica dello scultore Abele Vadacca, ben sintetizzata anche dal titolo dell’evento: “Tra apparente, immanente e trascendente”. La capacità dell’artista di plasmare la materia, in particolare il marmo, è necessariamente immanente, fatta di gravità, di polvere, di fatica che si unisce a una tensione continua al trascendente, all’andare al di là, sulla scia della originaria vocazione dell’arte quale presidio di bellezza e di conoscenza. Le sue creazioni sono frutto anche di suggestioni derivati dalla fisica contemporanea, che con le sue teorie ha contribuito a deformare lo spazio e il tempo. La grande tradizione dell’arte contemporanea, in particolare della scultura, trova in Abele Vadacca un rappresentante esemplare, che è eccellenza internazionale e orgoglio del nostro territorio, e in Palazzo Pirelli una sede significativa, da sempre attenta all’arte e alla cultura”.
Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi
Sono le parole pronunciate al momento inaugurale nello Spazio Eventi di Palazzo Pirelli la mostra “Tra apparente, immanente e trascendente”, che raccoglie opere tra le più significative dello scultore Abele Vadacca ed è stata allestita in collaborazione con il Consiglio regionale e l’Associazione “Artelario.it”.
La mostra dell’artista Abele Vadacca è un percorso di pitture (realizzate con tecniche inedite e polveri di metalli rari), sculture, dalle piccole e delicate piume in marmo cristallino (simbolo per antonomasia dell’autore) fino a opere che raggiungono circa i 3 metri di altezza; stupiscono l’osservatore e trasportano l’occhio attento in un percorso di vicinanza a temi legati all’astrofisica, allo spazio e al mito. Opere scenografiche, come ha illustrato e spiegato l’artista, dove ci si riflette, e dove si riflette sul nostro stato d’essere umano in un 2022 in cui il pianeta Terra, sempre più fragile e delicato, ha bisogno di attenzione e cure speciali, mentre lo spazio, i pianeti e le galassie, anch’essi governati da fragili equilibri, diventano sempre più visibili. Una mostra in cui l’arte si ‘intrufola’ nel microcosmo, valorizzando i materiali storici della terra lombarda: il marmo di Candoglia, il cotto lombardo, i graniti della Valtellina e il marmo di Musso. Partendo dalla motivazione che ha spinto l’uomo fino a qui: il desiderio di conoscenza. Il percorso termina con ciò che ancora oggi la scienza non conosce, che trascende nella fede e nella religione.
Anni di studio mi hanno portato a indagare materiali e tecniche antiche che appartengono alla nostra storia e all’evoluzione dell’uomo sulla Terra. Questo evento è pensato per spingere l’osservatore e i partecipanti a una visione che trascende il legame esclusivo con il nostro pianeta d’origine, indaga nell’animo profondo di ogni uno di noi e nell’esistenza terrena futura che attende le nuove generazioni. Un dialogo tra scienza e religione per il tramite dell’arte, da sempre mezzo espressivo e strumento che permette all’umanità nuove riflessioni. Nuovi spazi.
Abele Vadacca.
L’artista Abele Vadacca propone questa mostra con un forte invito alla riflessione verso una ricerca spirituale e scientifica, che ci riporterà a sondare l’infinito intangibile e senza forma, dove tutto alla fine si definisce. Gli elementi acquistano significato e il nostro essere uomini ritrova valori filosofici ed etici di una cultura profondamente classica.
Il Presidente di Artelario.it Emanuele Pitto.
La mostra è aperta al pubblico e visitabile allo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli fino al 30 dicembre: dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 17.15; il venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30.



