“Che il problema fosse serio ce ne eravamo già accorti quasi tutti, ma oggi, con i dati forniti da ISTAT, ne abbiamo la certezza”, commenta così l’assessore alla sicurezza stradale di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, i dati forniti dall’istituto di statistica nazionale in merito all’incidentalità dei monopattini.
“Nel 2021 gli incidenti stradali con monopattini elettrici in Italia passano da 564 dell’anno precedente a 2.101 e i feriti da 518 a 1.980, mentre i morti sono stati 10, uno dei quali era un pedone. Dei 1.980 feriti, i conducenti sono stati 1.903 e 77 i passeggeri. I conducenti rimasti illesi in un incidente sono stati 202, mentre sono stati 127 i feriti tra i pedoni investiti”.
Aggiunge l’assessore: “oltre a questi ci sono quelli di AREU che ci dicono che dal 1° giugno 2020 a oggi le ambulanze in soccorso dei monopattinisti nella sola città di Milano sono dovute intervenire 1.297 volte. Quello che più rammarica è che Regione Lombardia, forte di questi dati, ha approvato una proposta di legge al Parlamento che chiede l’utilizzo del casco, di una assicurazione, del marchio CE e di un patentino, ma dopo mesi nulla ancora è stato fatto. Un fatto nuovo e importante sta avvenendo a Milano: una società di sharing ha iniziato a dotare i mezzi in affitto di caschetto di protezione. Una svolta nel panorama sharing perché fino a poco tempo fa si diceva che sarebbe stato complicato realizzare quello che oggi invece è stato fatto”.
Conclude De Corato: “Spiace che gli unici a non accorgersi del problema siano il Sindaco Sala e l’assessore Granelli che tempo fa avevano sottovalutato i dati dicendo che alla fine non erano poi tanti gli incidenti con questi mezzi, paragonandoli a quelli in auto. Proprio il 15 luglio, a testimonianza di quanto poco sia sentita la questione, il Comune di Milano ha autorizzato una nuova società ad esercitare il servizio di sharing con 750 nuovi dispositivi per la micromobilità elettrica. In questo modo, i monopattini sulle strade di Milano arriveranno a 6.000 unità, il limite massimo consentito per la circolazione in città, senza che vi sia una regolamentazione efficace. Mi auguro che altre società facciano quanto fatto da TIER, dimostrandosi così più sensibili di certi politici ammaliati ed accecati dalla svolta della mobilità green, che non si accorgono della pericolosità nemmeno di fronte ai decessi. Ultimo quello di un 20enne sulla statale del Sempione a Rho, dopo essere caduto rovinosamente a terra senza indossare protezioni”.
