Si è chiusa con successo l’esperienza dei laboratori creativi di “PEER TO DIGIT”, un progetto finanziato da Regione Lombardia nell’ambito di GIOVANI SMART 2.0. L’iniziativa, promossa da un ampio partenariato con AFOL Metropolitana come ente capofila e diversi comuni tra cui Pieve Emanuele, ha avuto un obiettivo chiaro: rendere i giovani protagonisti nella prevenzione e nel contrasto di bullismo e cyberbullismo attraverso il metodo della peer education.
Giovani che educano i giovani
Rivolto a ragazzi e ragazze tra i 15 e i 19 anni, il progetto ha permesso ai partecipanti di collaborare attivamente nella creazione di strumenti per promuovere un uso consapevole e responsabile del digitale, sfruttando i loro talenti e linguaggi comunicativi.
A Pieve Emanuele, i giovani coinvolti si sono incontrati per quattro pomeriggi presso la Consulta Giovanile, dove hanno realizzato contenuti video destinati a diventare strumenti di sensibilizzazione contro il cyberbullismo sul territorio.
Un’esperienza di crescita e consapevolezza, che mette al centro la voce delle nuove generazioni per costruire una comunità digitale più sicura e inclusiva.
Una risposta ai dati che registrano un forte aumento dei casi di violenza on line. Di fronte a fenomeni come questi occorre ascoltare le ragazze e i ragazzi e lavorare insieme per costruire una comunità educante coinvolgendo il mondo della scuola e degli adulti.
Giovanni Rappocciolo, assessore alle Politiche giovanili
