Sabato 4 gennaio prende il via la stagione dei saldi in Lombardia
Secondo l’indagine realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research, sei italiani su dieci sono pronti per i saldi invernali 2025, con il 22,1% dei consumatori che prevede di spendere di più rispetto allo scorso anno. La ricerca evidenzia un cambiamento significativo nei comportamenti di acquisto, influenzato da fattori come il cambiamento climatico e l’attenzione alla qualità.
Abbigliamento e calzature tra i preferiti
L’abbigliamento si conferma la categoria più richiesta con il 93,9% delle preferenze, seguito da calzature (76,0%) e biancheria intima (40,7%). Molti consumatori approfitteranno dei saldi per acquistare articoli desiderati da tempo, con una maggiore incidenza tra i più giovani.
Dove e come si acquistano i saldi
Circa il 68% degli italiani prevede di fare acquisti sia nei negozi fisici sia online, mentre cala l’uso dei social network per cercare offerte, passando dal 37% del 2024 al 31,4% di quest’anno. Il 53% degli acquirenti dichiara di acquistare solo ciò che è realmente necessario, mentre il 19% privilegia la qualità indipendentemente dal livello di sconto.
L’impatto sui negozi
Le imprese si aspettano un numero di clienti simile a quello registrato nel gennaio 2024, con il 64% dei negozi che offrirà sconti fino al 30%. I saldi rappresentano ancora una preziosa opportunità per acquisire nuovi clienti: quasi il 58% delle imprese prevede visite da acquirenti che non frequentano abitualmente i punti vendita.
Oltre l’80% degli imprenditori si dice favorevole all’introduzione di una data unica per l’inizio dei saldi in tutta Italia, una misura che potrebbe semplificare la gestione delle promozioni e uniformare le opportunità per i commercianti.
Principi di base
Per evitare truffe e fare acquisti consapevoli, Federazione Moda Italia-Confcommercio ha elaborato una guida con le regole da seguire durante i saldi.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
- Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimessa alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).
