Nel cuore delle Alpi, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, è emerso un tesoro paleontologico di valore inestimabile. Tra Livigno e Bormio, in quella Valle di Fraele che si prepara a ospitare le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, è stato scoperto uno dei più importanti giacimenti di orme di dinosauri del Triassico a livello mondiale.
La scoperta della ‘valle dei dinosauri’ nel territorio lombardo è senza dubbio eccezionale per la geologia e la paleontologia. Gli studi che proseguiranno a partire dal ritrovamento di queste orme permetteranno di conoscere meglio la storia del nostro Pianeta e del territorio in cui abitiamo. Sono fiero di sapere che al riconoscimento delle prime impronte di dinosauro e quindi della portata straordinaria di quanto il fotografo Della Ferrera ha immortalato abbia contribuito con grande competenza anche il Museo di Storia Naturale di Milano, grazie allo sguardo attento ed esperto del paleontologo Dal Sasso. A poche settimane dall’apertura delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, questa scoperta accende un’inattesa quanto affascinante luce sulle montagne della Lombardia.
Giuseppe Sala, Sindaco di Milano
Migliaia di impronte fossili
La scoperta, risalente al settembre 2025 ad opera del fotografo naturalista Elio Della Ferrara, ha rivelato migliaia di impronte su pareti di dolomia che si estendono per quasi cinque chilometri. Si tratta del più grande sito di questo tipo nelle Alpi e uno dei più ricchi conosciuti globalmente.
Le analisi condotte dal Museo di Storia Naturale di Milano, in collaborazione con il MUSE di Trento e l’Università degli Studi di Milano, hanno evidenziato che:
- Le tracce appartengono a dinosauri erbivori prosauropodi.
- Le orme risalgono a circa 210 milioni di anni fa.
- Rappresentano le prime orme di dinosauro mai rinvenute in Lombardia.
Questa scoperta straordinaria rappresenta un motivo di orgoglio non solo per la comunità scientifica, ma per tutta Milano e la Lombardia. Il lavoro svolto dal Museo di Storia Naturale di Milano, grazie alla competenza dei suoi ricercatori e alla collaborazione con le istituzioni territoriali, dimostra ancora una volta il valore della nostra città come centro di eccellenza nella ricerca e nella divulgazione scientifica. Ritrovamenti di tale rilevanza sono rarissimi e aprono nuovi scenari per la conoscenza della storia del nostro territorio. Sosterremo con convinzione il lavoro di studio, tutela e valorizzazione di questo sito, affinché possa diventare un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, ricerca e territorio, e un’eredità culturale per le generazioni future.
Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura
