Il Comune di Milano ha approvato nuove misure e linee di indirizzo mirate a definire le modalità di approvazione degli interventi edilizi che sono – o rischiano di essere – oggetto di procedimenti penali volti ad accertare ipotesi di reati. L’obiettivo primario dell’Amministrazione è fornire certezza e prevenire un’ipotetica condanna alla confisca e demolizione, tutelando l’interesse pubblico generale, in particolare delle famiglie che hanno investito i propri risparmi e degli operatori del settore.
Le nuove disposizioni dettagliano ulteriormente gli indirizzi in materia già approvati nel maggio scorso, concentrandosi ora in particolare sugli interventi oggetto di sequestro o per i quali i titoli edilizi non risultano pienamente conformi alle ultime interpretazioni normative.
Accertamento ex post e armonizzazione normativa
La Vicesindaco con delega alla Rigenerazione urbana, Anna Scavuzzo, ha sottolineato come le linee guida consentano agli uffici comunali di tornare a pieno regime e come si stia lavorando per soluzioni concrete:
Le linee di indirizzo e le disposizioni già approvate dalla Giunta hanno permesso di riorientare l’attività degli Uffici comunali che sono quindi tornati a pieno regime. Proseguiamo il lavoro e ci concentriamo sugli interventi oggetto di sequestro o per i quali i titoli edilizi non risultano conformi a quanto previsto dagli ultimi provvedimenti dell’Amministrazione. Impregiudicata l’azione della magistratura, oggi diamo indicazioni agli operatori per richiedere l’accertamento ex post della conformità dell’intervento edilizio agli strumenti urbanistici, attraverso nuovi provvedimenti amministrativi, permettendo così l’avvio di percorsi di risoluzione alle tante situazioni che stanno mettendo in crisi famiglie e operatori. Va in questa stessa direzione anche l’avvio del procedimento di variante normativa al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi, così da armonizzare il vigente Piano di Governo del Territorio con i provvedimenti approvati e da superare ambiguità di interpretazione. L’impegno del Comune di Milano è tangibile e concreto, ed evidenzia in modo ancora più netto la improcrastinabile necessità di un chiarimento legislativo di livello statale: aspettiamo un’azione complessiva che permetta di adeguare le norme in materia urbanistica alle istanze che da diverse città oggi emergono, non più solo da Milano. Nell’attesa, il Comune di Milano è impegnato a riportare efficienza ed efficacia nella pratica amministrativa, mosso dal rispetto e dalla considerazione per l’interesse pubblico generale. L’Amministrazione ha inoltre avviato il procedimento di variante normativa al Piano delle Regole e al Piano dei Servizi, un passo necessario per armonizzare il vigente Piano di Governo del Territorio (PGT) con i provvedimenti approvati e superare ambiguità interpretative che hanno innescato contenziosi.
Anna Scavuzzo, Vicesindaco con delega alla Rigenerazione urbana
I criteri giudiziari per la “Ristrutturazione”
Il percorso intrapreso dal Comune ha registrato l’apprezzamento del TAR Milano (sentenza del 6 novembre). Inoltre, l’Amministrazione ha dato mandato agli uffici di uniformarsi alla recente sentenza del Consiglio di Stato (4 novembre, relativa a un edificio in via Fauché) che ha chiarito i tratti distintivi tra ‘nuova costruzione’ e ‘ristrutturazione edilizia’.
Per qualificare un intervento come ristrutturazione edilizia (e non ‘nuova costruzione’) è necessario che siano soddisfatte diverse condizioni, tra cui:
- L’unicità del costruito (è precluso l’accorpamento o il frazionamento del volume originario in più edifici).
- La contestualità temporale tra la demolizione e la ricostruzione.
- La corrispondenza della volumetria (il volume ricostruito non può superare quello del fabbricato demolito).
L’intervento deve risultare neutro sotto il profilo dell’impatto sul territorio: sono escluse tutte quelle opere che comportino una trasformazione del territorio ulteriore rispetto a quella già determinata dall’immobile demolito. In caso di accertamento di conformità, verrà adeguato il contributo di costruzione e ricalcolate le dotazioni territoriali (cessione di aree o monetizzazione).
Il Comune di Milano, pur nell’attesa di un chiarimento legislativo di livello statale sulla materia, è impegnato a riportare efficienza ed efficacia nella pratica amministrativa locale.
