Si è conclusa la lunga vertenza relativa al Piano di Intervento Integrato “Ex Albergo”. Nei giorni scorsi, il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato in merito, confermando integralmente la sentenza n. 2735/2022 emessa dal Tar Lombardia.
Le società Synergy e Milpar, subentrate all’originario lottizzante, avevano presentato ricorso contro la precedente condanna. Il Consiglio di Stato, rigettando integralmente tali ricorsi, ha cristallizzato una serie di importanti obblighi a carico degli operatori privati, derivanti dalla convenzione urbanistica scaduta il 25 maggio 2013 e disattesa.
Gli Obblighi Economici e Urbanistici Confermati
La sentenza definitiva conferma integralmente gli obblighi a carico delle società, che comprendono:
- Asservimento di Aree Pubbliche: Obbligo di asservire all’uso pubblico gratuito le aree di loro proprietà, per una superficie complessiva di 8.869 mq, in attuazione della convenzione urbanistica.
- Monetizzazione Standard: Versamento al Comune della somma di € 600.140,00 a titolo di monetizzazione di aree a standard.
- Mancata Stazione Ferroviaria: Versamento di € 3.048.488,01 per la mancata realizzazione della stazione ferroviaria di Zivido, opera prevista in Convenzione.
- Mancato Interramento Elettrodotto: Liquidazione di ulteriori € 800.000,00 per la mancata esecuzione dei lavori relativi all’interramento dell’elettrodotto.
Il Consiglio di Stato ha inoltre condannato le società al pagamento delle spese legali in favore del Comune, quantificate in € 15.000,00 oltre accessori di legge.
Il totale delle somme dovute ammonta a oltre 4,448 milioni di euro.
Prossime azioni del Comune
L’Amministrazione Comunale, che in passato aveva più volte tentato di interloquire con gli operatori privati per definire una nuova convenzione che consentisse la realizzazione della stazione impresenziata di Zivido, ora procederà all’esecuzione coattiva della sentenza.
Nei prossimi giorni, il Comune notificherà la sentenza alle controparti, chiedendo l’immediato versamento delle somme. In caso di mancato pagamento, l’Amministrazione è pronta a procedere, come previsto dalle norme, con atto di precetto e, se necessario, con la richiesta di apertura di liquidazione giudiziale delle società inadempienti.
