Un passo avanti verso l’omogeneità normativa in materia venatoria. La commissione agricoltura e montagna ha approvato a maggioranza il progetto di legge che modifica la legge regionale sulla caccia, la n. 26 del 1993, recependo la recente legge nazionale sui valichi montani.
Modifiche sostanziali per la caccia sui valichi
Il progetto di legge, promosso dai consiglieri regionali Massardi, Carzeri, Bravo, Ventura, Macconi, Schiavi e Zamperini, si propone di allineare la legislazione regionale a quanto stabilito dalla legge nazionale del 12 settembre scorso. L’obiettivo è quello di chiarire e semplificare il quadro normativo che regola l’attività venatoria nei valichi montani, aree di grande importanza per le rotte migratorie.
La recente legge nazionale sulla montagna è intervenuta in materia di caccia sui valichi montani interessati dalle rotte di migrazione con una formulazione che consente di evitare dubbi applicativi. Modificando in tal senso anche la legge regionale rendiamo omogeneo il quadro normativo europeo, nazionale e regionale che ora presenta riferimenti chiari, semplici e certi. Sono novità non solo formali, ma sostanziali, che operatori, associazioni ed enti locali attendevano da tempo.
Floriano Massardi, relatore e Presidente della Commissione
Zone di protezione speciale e calendari venatori
La nuova normativa prevede che la regione possa istituire delle Zone di protezione speciale nei valichi montani attraversati dalle rotte di migrazione più significative. In tali aree, l’attività di caccia potrà essere limitata in base a quanto indicato dai piani e dai calendari venatori, che avranno il compito di disciplinare l’attività venatoria sul territorio.
Il testo, che rafforza i contenuti di un atto amministrativo già in discussione, sarà ora sottoposto all’approvazione finale del Consiglio regionale. L’auspicio, come dichiarato da Massardi, è che l’approvazione avvenga già nella seduta del prossimo 30 settembre. La discussione e l’esito dei lavori parlamentari saranno seguiti con grande attenzione da tutti gli operatori del settore e dalle associazioni di categoria.
