Il progetto, svoltosi dal 16 al 26 giugno scorso, rientra nello studio scientifico “Occhi Preziosi” che mira a raccogliere dati su un campione di 1.500 bambini all’ingresso della scuola materna per sollecitare la Regione a rendere il controllo visivo a tre anni una procedura standard di sanità pubblica.
Un quadro preoccupante, ma affrontabile
L’indagine, eseguita dalle ortottiste di Vision+ ETS con una metodologia accurata, ha evidenziato che il 15% dei bambini esaminati necessita di approfondimenti per vizi di refrazione. Complessivamente, le alterazioni significative riguardano oltre il 20% del campione. Il professor Demetrio Spinelli, presidente di Vision+ ETS, ha sottolineato l’importanza della prevenzione in questa fase cruciale della crescita.
Questi risultati confermano l’importanza cruciale della prevenzione in età prescolare. La funzionalità visiva si completa nei primi anni di vita e le alterazioni, se non diagnosticate tempestivamente, possono compromettere definitivamente lo sviluppo della vista, che a sua volta può incidere sulla vita di relazione del bambino.
Demetrio Spinelli, già Direttore della S.C. oculistica della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico I.C.P., Presidente di Vision+ ETS
I numeri dello screening: familiarità e prevenzione mancata
I dati raccolti offrono uno spaccato dettagliato della situazione:
- 13,4% con astigmatismo (17 bambini)
- 6,3% con ipermetropia (8 bambini)
- 2,4% con anisometropia (3 bambini)
- 1,6% con ambliopia (2 bambini)
- 0,8% con strabismo e alterazioni della motilità oculare (1 bambino)
Un dato particolarmente significativo riguarda la familiarità: più della metà dei bambini (53,5%) ha una storia familiare di vizi di refrazione, mentre il 7,9% ha familiarità per patologie più severe come glaucoma e maculopatie.
L’allarme si estende anche alla prevenzione mancata: solo il 49,6% dei bambini era già stato sottoposto a una visita oculistica. “Il periodo tra i 3 e i 6 anni è definito ‘plastico’ perché consente ancora una correzione pressoché totale delle alterazioni visive”, ha aggiunto Spinelli, “dopo questa finestra temporale, le possibilità di recupero si riducono drasticamente.”
Inoltre, lo screening ha rilevato che il 10,2% dei bambini era nato pretermine, una condizione che aumenta il rischio di problematiche visive e che richiede un monitoraggio ancora più attento.
Un modello di collaborazione virtuosa
L’iniziativa si è dimostrata un esempio efficace di sinergia tra terzo settore, istituzioni locali e realtà come i Rotary Club, dimostrando che l’impatto sulla salute pubblica può essere moltiplicato attraverso la cooperazione.
Il sistema visivo si sviluppa proprio nei primi anni di vita. Intercettare tempestivamente disturbi o altri eventuali difetti diventa fondamentale per garantire ai bambini una crescita sana e senza limitazioni. I dati emersi lo scorso giugno pongono l’accento proprio sulla necessità di sottoporre sin da piccoli i nostri figli agli adeguati controlli. Questo screening non è solo un controllo medico: è un investimento sul futuro. Un piccolo gesto oggi, può fare una differenza enorme domani per tante famiglie. Per questo, ringraziamo Vision+ETS e il Rotary Club Borromeo Brivio Sforza per la preziosa collaborazione finalizzata a promuovere l’importanza della prevenzione in ambito socio-sanitario.
Maria Grazia Ravara, assessore all’Educazione del Comune di San Giuliano Milanese
L’appello ai genitori
I risultati dello screening lanciano un messaggio chiaro ai genitori: è fondamentale agire in tempo. Il professor Spinelli ha concluso con un appello: “È fondamentale effettuare uno screening visivo già nel neonato e indirizzare ogni bambino a una visita oculistica entro i tre-quattro anni di età. La vista è un bene prezioso che può essere preservato, ma solo se agiamo in tempo.”
Il positivo risultato maturato con il Progetto, condiviso e realizzato nel corso dell’anno Rotariano 2024-2025 dal Rotary Club Milano Borromeo Brivio Sforza da me rappresentato quale Presidente uscente in collaborazione con l’associazione Vision+ ETS ed il Comune di San Giuliano Milanese, conclusosi nello scorso mese di giugno, conferma i valori del “Rotary” sempre operativo sul territorio che sono quelli di servire al di fuori di ogni interesse per il bene comune. Siamo contenti di poter aiutare le comunità del nostro territorio e quanto realizzato dal nostro Club: il presente progetto avvalora i nostri obiettivi e soprattutto comunichiamo che vorremmo dare continuità negli anni futuri al
progetto.
Giovanna Soresina, Past President anno Rotariano. 2024-25
