Il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale, è stato istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004. Lo scorso anno, la legge 16 del 21 febbraio 2024 ha apportato alcune modifiche. Una di queste introduce la possibilità di ottenere, per le vittime di quel tragico periodo, una insegna metallica e un annesso diploma.
Il comma 1 dell’articolo 3 recita espressamente: “Al coniuge superstite, ai figli, ai nipoti e, in loro mancanza, ai congiunti fino al sesto grado di coloro che, dall’8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947 in Istria, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale, sono stati soppressi e infoibati, è concessa, a domanda e a titolo onorifico senza assegni, una apposita insegna metallica con relativo diploma”.
Un comma bis affida i Sindaci un ruolo nella ricerca delle vittime delle foibe e dei loro superstiti, per garantire il riconoscimento delle onorificenze previste. Dunque, in mancanza di parenti in vita o di un loro interesse, la domanda può essere presentata dal Sindaco del Comune di nascita di infoibati e scomparsi. Se il Comune non si trovasse oggi in territorio italiano, possono richiedere il riconoscimento le associazioni storiche e riconosciute di esuli istriani, fiumani, dalmati e dalla Lega nazionale di Trieste.
La Prefettura di Milano ha informato i Sindaci del nostro territorio, sollecitando l’applicazione di questa opportunità offerta dalla normativa, facendo capo al Comitato di coordinamento per le celebrazioni del Giorno del Ricordo attivo a Palazzo Chigi a Roma.
Anche il Sindaco di Rho, dunque, chiede ai cittadini di indicare se vi siano o vi siano stati sul territorio vittime delle foibe o loro congiunti. Una volta ottenuti i nominativi e verificate le reciproche vicende, si potrà procedere alla domanda di concessione della medaglia commemorativa.
