di Giovanni Armando Costa, Tecnico della Prevenzione
La disposofobia costringe le persone a tenere in casa ogni sorta di oggetto perché tutto serve. I soggetti che soffrono di questa patologia passano le giornate accaparrando in giro libri, giornali riviste e volantini pubblicitari per poi accatastarli nei propri spazi abitativi fino a renderli impraticabili.
La malattia può portare a trattenere in casa alimenti scaduti o deteriorati, residui di cibo ed imballaggi di ogni tipo accatastandoli su arredi e pavimenti fino a ricoprirli di spessi strati rendendo difficoltoso muoversi e camminare oltre che impossibile pulire le superfici.
Il disordine in queste abitazioni raggiunge livelli esagerati. Vestiti, scarpe e materiale di ogni tipo vengono accumulati in scatole o sacchetti di plastica o semplicemente abbandonati dappertutto fino a riempire completamente i locali e rendere difficile aprire la porta d’ingresso, entrare o uscire di casa.
Nei casi più gravi gli accumulatori rovistano negli immondezzai, tra la spazzatura, alla ricerca di oggetti che considerano validi e li trasportano in casa già contaminati da parassiti.
Inconvenienti igienici come infestazioni di scarafaggi e odori molesti, guasti agli impianti idrici o principi di incendio, fanno solitamente emergere questi casi che sotto forma di esposti giungono agli Enti competenti in materia come le Aziende Sanitarie Locali, i servizi sociali comunali e le forze dell’ordine che poi si attivano, in base alle rispettive competenze per fronteggiare il problema, spesso coordinandosi tra loro.
Per ottimizzare le attività, confrontarsi tra operatori e fornire informazioni alla cittadinanza sono utili gli incontri formativi ed i convegni aperti al pubblico ed agli operatori che operano nel sociale come quello in programma per il 29 settembre 2025 dal titolo “Vite Sommerse, Disposofobia: tra invisibilità, disturbo e trattamento” che si terrà presso il centro ricerche EURAC Research di Bolzano e che vedrà tra i relatori il tecnico della prevenzione Giovanni Armando Costa della ATS di Milano, ed al quale tutti siete invitati a partecipare.
