Dopo l’imbrattamento dell’Arengario di Monza avvenuta lo scorso mese di maggio, l’Amministrazione Comunale aveva doverosamente sporto denuncia contro ignoti, poichè al momento della stessa nessuno poteva sapere a chi attribuire lo sconsiderato gesto di imbrattare un monumento secolare della città.
Le investigazioni condotte finora da parte della Polizia portano a individuare persone che possono avere a che fare con il FOA Boccaccio.
“Poiché all’interno di FOA Boccaccio sono presenti molte persone preparate sul piano culturale e del linguaggio, si fa appello perché si evitino facili e approssimativi giudizi su presunti e illatori contenuti della azione amministrativa del Comune – continua Pilotto – Preservare la cultura della legalità, chiedere il rispetto delle leggi non può provocare ogni volta attacchi che mirano ad ascrivere le politiche di una città a una visione miope e volgare, di volta in volta guerrafondaia, speculativa, collusa. Non è il senso delle nostre scelte con i giovani, con gli anziani, con le persone in difficoltà, con le scuole, con le associazioni culturali e sportive, o della nostra collaborazione con il terzo settore. Non è nemmeno il senso delle nostre azioni a favore delle opere per la scuola, per la cultura, per lo sport, per le politiche della casa”, prosegue il Sindaco.
Da ultimo il Sindaco conferma comunque la volontà del Comune di costituirsi parte civile nei confronti di chiunque risulterà responsabile, per un giusto risarcimento dei danni subìti dai cittadini di Monza.
