Regione Lombardia continua il suo impegno per un’aria più pulita. La Giunta regionale ha approvato una nuova delibera, proposta dall’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, che introduce requisiti più stringenti per le caldaie a biomassa con potenza termica fino a 35 kW. Il provvedimento entrerà in vigore il 15 ottobre 2027, frutto di un confronto con le principali associazioni di settore.
Ci poniamo nuovi e sfidanti obiettivi in linea con la recente approvazione della prima legge regionale sul clima, per migliorare la qualità dell’aria, come dimostrano i progressi che stiamo facendo nella riduzione delle emissioni di PM10 e PM2.5 con questa delibera la Lombardia guarda al futuro e si conferma leader nelle politiche ambientali sul territorio.
Giorgio Maione, assessore all’Ambiente e Clima
Focus su particolato e carbonio organico
- Il nuovo regolamento punta in particolare alla riduzione di due tipologie di inquinanti:
- Polveri sottili (PP), dannose per la salute;
- Carbonio Organico Totale (COT), che comprende altre sostanze inquinanti presenti nei fumi delle combustioni.
Limiti variabili in base a quota e tipo di sostituzione
I nuovi limiti emissivi non saranno uguali per tutti, ma modulati in base a due criteri:
- Altitudine del Comune: distinzione tra impianti installati sopra o sotto i 300 metri sul livello del mare;
- Tipo di caldaia sostituita: differenziazione tra vecchie caldaie a biomassa legnosa e impianti alimentati a gas, gasolio o GPL.
Obblighi tecnici aggiuntivi per le nuove installazioni
La delibera introduce anche nuovi requisiti tecnici per le installazioni future:
- Sistemi di filtrazione del particolato: obbligatori in alcuni casi per abbattere le polveri sottili;
- Accumulatore inerziale (puffer): un dispositivo che ottimizza il funzionamento della caldaia, riducendo consumi e impatti ambientali.
Si tratta di un altro passo avanti verso la sostenibilità, bilanciando la necessità di una transizione ecologica con il sostegno alle filiere produttive locali, promuovendo l’uso di fonti energetiche rinnovabili, come la biomassa, insieme a tecnologie all’avanguardia meno inquinanti.
Giorgio Maione, assessore all’Ambiente e Clima
