A partire da settembre 2025, i cittadini di Milano potranno riciclare direttamente da casa le capsule esauste di caffè in alluminio. È quanto prevede l’accordo approvato dalla Giunta di Palazzo Marino, che dà il via a un progetto sperimentale di economia circolare frutto della collaborazione tra Comune di Milano, AMSA, Nespresso Italiana e CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio).
Il nuovo servizio, gratuito e semplice da attivare, potrà essere selezionato durante l’acquisto delle capsule sul sito Nespresso.it, tramite app o contattando il servizio clienti. Basterà scegliere l’opzione “Riconsegna e ricicla le tue capsule usate” al momento del checkout per consegnare al corriere fino a due sacchetti contenenti esclusivamente capsule esauste in alluminio. Si potranno utilizzare sia le apposite recycling bag Nespresso, sia normali sacchetti domestici.
Un passo concreto per la sostenibilità urbana
Il progetto punta a migliorare il tasso di recupero dell’alluminio, materiale che può essere riciclato infinite volte con un risparmio energetico fino al 95%. Oltre a ridurre i rifiuti indifferenziati, l’iniziativa contribuisce a ottimizzare i trasporti grazie all’impiego di veicoli elettrici forniti da WORA Delivery, che effettueranno le raccolte e le consegne presso appositi punti di stoccaggio.
Siamo molto soddisfatti di questo accordo con Nespresso e CIAL, oltre che con Amsa, per la raccolta delle capsule di caffè: è un gesto concreto e responsabile che rappresenta un passo in più nella filiera del riciclo dell’alluminio e dell’economia circolare che contribuirà ad aumentare la raccolta differenziata della nostra città. Ogni piccola azione quotidiana, come il corretto smaltimento di queste capsule, può avere un impatto significativo sull’ambiente. Il recupero delle capsule a domicilio, sono sicura, incentiverà la partecipazione di cittadini e cittadine e diffonderà una maggiore consapevolezza del corretto conferimento dei rifiuti. Un progetto che, inoltre, unisce la sostenibilità ambientale alla sostenibilità sociale grazie all’impegno di utilizzare il compost derivato dai residui di caffè per una risaia che rifornisce associazioni come Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca.
Elena Grandi, assessora all’Ambiente e Verde
“Da Chicco a Chicco”: quando il riciclo è anche solidale
Il servizio si inserisce nel progetto nazionale “Da Chicco a Chicco”, avviato nel 2011 da Nespresso con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori). In questo circuito virtuoso, le capsule ritirate vengono separate nei loro componenti: l’alluminio viene fuso e reimmesso sul mercato, mentre i fondi di caffè diventano compost per coltivare riso destinato a enti benefici.
Questo progetto segna un nuovo importante tassello che si aggiunge al nostro impegno costante per il riciclo e il recupero delle capsule di caffè in alluminio, iniziato in Italia oltre 14 anni fa, con il progetto ‘Da Chicco a Chicco’ entro cui questo nuovo accordo si inserisce, con l’obiettivo di portare a riciclo anche le capsule che saranno raccolte dal servizio e domicilio. Rappresenta inoltre un unicum sul territorio italiano che speriamo possa rappresentare un esempio virtuoso e circolare di impatto concreto ambientale e sociale.
Monica Pellegrini, Direttrice Operativa di Nespresso Italiana
Milano apripista per un nuovo modello di raccolta
In questa fase di sperimentazione stimiamo di raccogliere e riciclare nel solo Comune di Milano, con il servizio a domicilio, oltre 80 tonnellate di capsule nel corso di un anno, recuperando oltre 50 tonnellate di caffè esausto e più di 5 di alluminio da rimettere in circolo. È importante ricordare però anche che la Lombardia, si è contraddistinta fin dall’inizio del nostro progetto di riconsegna ‘Da Chicco a Chicco’, per la sua sensibilità nel mettere in pratica comportamenti virtuosi e responsabili portando, in 14 anni di progetto, al riciclo di oltre 5.700 tonnellate di capsule recuperando così oltre 3.000 tonnellate di caffè e 300 di alluminio.
Matteo Di Poce, Specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana
Il progetto milanese rappresenta una prima assoluta in Italia per la raccolta a domicilio delle capsule in alluminio, che per via della presenza di caffè residuo non sono classificate come imballaggi semplici e non possono essere conferite nella raccolta differenziata tradizionale.
L’impegno del nostro Consorzio per far sì che l’alluminio non finisca mai in discarica, ci spinge a sperimentare e supportare nuove sfide e nuovi sistemi di captazione di questo prezioso metallo, riciclabile al 100% e all’infinito. Il packaging in alluminio, in Italia, grazie alla raccolta differenziata di milioni di cittadini, viene riciclato con ottimi risultati, circa il 70% di quanto immesso sul mercato, ponendo il nostro Paese ai primi posti in Europa. Grazie alla collaborazione con Nespresso, già da oltre 10 anni, anche l’alluminio delle capsule di caffè può essere avviato a riciclo, consentendo così un enorme risparmio di materia ed energia: fino al 95%.
Stefano Stellini, Direttore Generale CIAL.
Un modello replicabile anche per altri produttori
Il protocollo di intesa è aperto ad altre aziende del settore che vorranno aderire in futuro. Intanto, dal 2011 a oggi, il progetto “Da Chicco a Chicco” ha permesso il riciclo di oltre 12.000 tonnellate di capsule in alluminio in tutta Italia, di cui 5.700 tonnellate provenienti dalla Lombardia, tra le regioni più virtuose.
Questo nuovo servizio domiciliare rappresenta quindi un ulteriore tassello nella strategia milanese di economia circolare e una concreta opportunità per tutti i cittadini per contribuire a una città più pulita, responsabile e sostenibile.
