Sulla decisione del Comune di Milano di riaprire fino all’11 luglio le iscrizioni ai servizi educativi per l’infanzia, con circa 900 posti ancora disponibili, interviene Assonidi, l’associazione che rappresenta asili nido e scuole dell’infanzia privati aderenti a Confcommercio MiLoMB.
Secondo Assonidi, si tratta di una misura importante e tempestiva, che offre una risposta concreta a molte famiglie ancora in attesa di un posto. In particolare, l’iniziativa prevede oltre 90 posti nelle Sezioni Primavera, dedicate ai bambini dai 24 ai 36 mesi.
Tuttavia, l’associazione solleva alcuni interrogativi sul metodo e sulla visione complessiva. Alla luce del sistema integrato 0–6 delineato dal D.lgs. 65/2017, Assonidi sottolinea che esistono risorse e opportunità nel comparto privato accreditato e convenzionato che non sembrano essere state pienamente valorizzate.
“Molti nidi privati accreditati hanno ancora disponibilità e sono pronti ad accogliere bambini già dai 24 mesi, offrendo percorsi educativi continui fino ai 6 anni. Un vantaggio, questo, sia in termini di stabilità che di continuità relazionale per i piccoli”, si legge nella nota.
Le Sezioni Primavera, pur rappresentando un’opportunità, vengono definite da Assonidi come una soluzione temporanea, che comporta per molte famiglie un doppio inserimento nel giro di un solo anno, con impatti organizzativi ed emotivi da non sottovalutare.
Da qui la domanda:
“Se i nidi comunali sono pieni e le Sezioni Primavera hanno ancora posti liberi, abbiamo davvero messo a frutto tutte le risorse disponibili? È stato coinvolto il privato convenzionato prima di ampliare l’offerta interna?”
Assonidi chiede quindi una riflessione più ampia e condivisa, capace di evitare risposte parziali e di costruire una visione sistemica e inclusiva dell’offerta educativa per l’infanzia.
Altro tema sollevato riguarda il rapporto numerico educatore-bambino: nelle Sezioni Primavera è di 1 a 10, superiore al rapporto 1 a 8 previsto nei nidi. Una scelta che, secondo l’associazione, potrebbe rispondere a logiche di contenimento dei costi, ma che non può sostituirsi a una strategia basata sulla qualità e sulla sostenibilità dell’intero sistema 0–6.
Infine, Assonidi richiama l’urgenza di rinnovare il patto con il privato convenzionato, oggi sempre più in difficoltà a causa di vincoli economici e gestionali. Serve, conclude l’associazione, una programmazione coordinata e condivisa, che valorizzi tutte le energie presenti sul territorio per garantire un sistema educativo solido, accessibile e di qualità per tutte le famiglie milanesi.
