Il cambiamento climatico è ormai una realtà innegabile che non risparmia nessun angolo del pianeta. Anche Milano, città densa e in continua trasformazione, ne sta vivendo le conseguenze dirette: estati sempre più torride, ondate di calore ricorrenti, eventi meteorologici estremi e periodi di siccità sempre più prolungati.
Di fronte a questa emergenza, servono azioni chiare, lungimiranti e strutturali. In quest’ottica si inserisce il nuovo Piano del Verde del Comune di Milano, attualmente in fase di redazione, che punta a mettere la natura al centro della trasformazione urbana. L’obiettivo è duplice: migliorare la qualità della vita quotidiana e rendere la città più resiliente alla crisi climatica.
Tra le priorità individuate dal Garante del Verde, figura la mitigazione dell’effetto isola di calore, particolarmente severo in contesti urbani come Milano. Per contrastarlo è necessario intervenire in modo diffuso, quartiere per quartiere, attraverso un aumento deciso della copertura vegetale, la creazione di nuovi spazi verdi accessibili e curati, e la realizzazione di superfici drenanti. Il verde, dunque, non solo come decoro, ma come infrastruttura ambientale centrale per il benessere urbano.
Un’attenzione particolare sarà riservata ai filari alberati lungo le strade, esistenti e di nuova piantumazione, considerati elementi chiave per la regolazione climatica. L’integrazione del verde con le reti tecnologiche sotterranee dovrà avvenire con cura e competenza, secondo un approccio che armonizzi infrastrutture verdi, blu e grigie, conciliando radici, tubature, cavi e spazi pubblici.
Il Piano del Verde intende inoltre promuovere un modello urbano più sostenibile e inclusivo, superando la logica del consumo di suolo che ha caratterizzato molte fasi dello sviluppo delle città occidentali. Il consumo di suolo naturale o riconvertibile a verde dovrà essere azzerato, e parallelamente si dovranno accelerare gli interventi di depavimentazione, restituendo permeabilità al terreno urbano per ridurre i rischi di allagamenti e favorire la resilienza ecologica.
Anche gli spazi interni degli isolati, come cortili e aree condominiali, possono giocare un ruolo cruciale nella rigenerazione ambientale e sociale della città: luoghi verdi di incontro, ombra e socialità, capaci di fungere da veri e propri polmoni verdi di prossimità.
Infine, il Garante del Verde ribadisce l’importanza di tetti e facciate verdi, soluzioni capaci di isolare termicamente gli edifici, ridurre le emissioni, assorbire polveri sottili e contribuire al raffrescamento dell’aria urbana. Ogni edificio può così diventare una cellula attiva di benessere ambientale, contribuendo a un ecosistema urbano più sano e sostenibile.
Il Comune di Milano e la Città Metropolitana hanno già avviato questo percorso, e l’intenzione è quella di accelerare con decisione. Il verde non è più da considerare un lusso o un ornamento, ma un’infrastruttura essenziale per la salute, la sicurezza e il futuro della città. Come sottolinea il Garante del Verde, è il momento di adattare Milano al cambiamento climatico e, allo stesso tempo, di renderla capace di guidarlo.
