In seguito alle notizie circolate sui social media e su alcune testate giornalistiche riguardanti la situazione dello Spazio WOW – Museo del Fumetto, l’Amministrazione comunale di Milano ha diffuso una nota ufficiale per fare chiarezza.
Il Comune precisa che la Fondazione Fossati, attuale gestore dello Spazio WOW, aveva ottenuto la concessione dell’immobile di viale Campania nel 2011, a seguito di un bando pubblico. Il contratto prevedeva un canone annuo di 29.210,49 euro più IVA (per un totale di 35.636,79 euro), aggiornabile secondo l’indice ISTAT. Nell’ambito di tale concessione, la Fondazione aveva proposto e realizzato il Museo del Fumetto.
Durante gli anni, l’Amministrazione ha riconosciuto il valore culturale dell’iniziativa. Tuttavia, a distanza di 14 anni, si registra un debito complessivo superiore a 160mila euro, relativo a canoni non versati, oltre ad altre mancanze nei pagamenti di tributi locali.
Già oltre un anno fa, il Comune – tramite le direzioni competenti – aveva comunicato alla Fondazione le condizioni necessarie per una proroga della concessione, tra cui un piano di risanamento del debito con rateizzazione e garanzia fideiussoria. Tali misure, però, non sono state attuate. Di conseguenza, nel rispetto della normativa vigente, non è stato possibile rinnovare il contratto.
La vicenda che riguarda Wow Spazio Fumetto mi addolora molto. Alla Fondazione Fossati ho sempre riconosciuto un merito culturale, di competenza in materia e di grande passione. Dal giorno in cui hanno esplicitato le loro sofferenze economiche e le loro difficolta mi sono da subito attivato perché potessero intraprendere un dialogo diretto e serio con tutti gli uffici competenti con l’Avvocatura al fine di individuare condizioni e soluzioni che non avrebbero pregiudicato loro la partecipazione al bando di prossima uscita. Al tempo stesso mi sono assicurato che potessero legittimamente non abbandonare immediatamente i locali permanendo all’interno dell’immobile fino a nuova aggiudica. Chi conosce le norme e le leggi vigenti sa che ogni altra azione fuori da questo perimetro da parte mia sarebbe illegittima oltre che impossibile. Confido quindi nella migliore soluzione frutto del dialogo che si è intrapreso tra le parti e sono a disposizione – come loro sanno – della Fondazione per ogni possibile dialogo.
Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura
La Fondazione ha avviato solo recentemente alcune delle soluzioni proposte, ma a contratto ormai scaduto. L’Amministrazione, comunque, ha previsto che la Fondazione possa restare nell’edificio fino all’aggiudicazione del nuovo bando per la gestione dello spazio, che sarà pubblicato entro fine giugno, a condizione che venga corrisposto il canone aggiornato. Secondo il Comune, l’importo potrebbe essere coperto integralmente dagli introiti dell’affitto del bar interno, il cui canone – incassato dalla Fondazione dal 2013 – supera i 4.000 euro al mese.
Lo Spazio WOW occupa un edificio di oltre 1.178 mq in una zona semi-centrale della città. In linea con le politiche comunali a sostegno della cultura, il canone d’uso applicato alla Fondazione è stato ridotto del 70% rispetto al valore di mercato, agevolazione concessa anche ad altri enti impegnati nella promozione culturale.
Il Comune conclude ricordando che, qualora la Fondazione risultasse vincitrice del nuovo bando, potrà continuare a gestire il Museo del Fumetto e a proseguirne le attività.
