Si è concluso con un incontro online tra 45 classi collegate in diretta con la Sala Giunta del Comune di Cernusco sul Naviglio il percorso di educazione alla legalità promosso da Libera Martesana in collaborazione con le amministrazioni comunali e diversi istituti scolastici del territorio. All’incontro hanno partecipato il Sindaco Antonio Fusè, le assessore Francesca Moratti e Deborah Comito, e i referenti di Libera Martesana Antonio Brescianini e Giacinta Coriale.
Durante l’anno scolastico, le scuole coinvolte – IC Mascagni di Melzo, IC Margherita Hack e IC Montalcini di Cernusco, ed Etty Hillesum di Liscate – hanno lavorato su un percorso didattico dedicato alla memoria di sei giovani vittime innocenti di mafia, promuovendo riflessione e consapevolezza anche tra i più piccoli.
Le classi hanno realizzato elaborati creativi ispirati alle vite spezzate di:
- Francesco Vinci (18 anni),
- Gelsomina Verde (22 anni),
- Giuseppe e Salvatore Asta (8 anni),
- Cristina Mazzotti (18 anni),
- Graziella Campagna (17 anni),
- Gaetano Marchitelli (15 anni).
I lavori sono stati votati da studenti delle scuole della Martesana, e l’elaborato dedicato a Giuseppe e Salvatore Asta – due fratellini uccisi a Trapani nel 1985 da un’autobomba destinata al giudice Carlo Palermo – è stato quello scelto per intitolare il nuovo Presidio Libera Martesana.
Il Sindaco Fusè ha ricordato come Melzo abbia ospitato quest’anno la Camminata Antimafia della Martesana, e ha ringraziato le scuole e Libera Martesana per un progetto che rappresenta, ha detto, “un esempio concreto di partecipazione giovanile che va coltivato con azioni e buoni esempi”.
Un’esperienza che ha dimostrato come sia possibile parlare di mafia anche ai più giovani, partendo dalle storie di coetanei per trasmettere i valori della memoria, della responsabilità civile e della legalità.
