Una cornice speciale per un lancio altrettanto significativo. Durante la seconda edizione di Feed, tenutasi lo scorso fine settimana al Parco Mattei (23–25 maggio), l’Amministrazione Comunale di San Donato Milanese ha presentato ufficialmente il Patto Digitale di Comunità: un’iniziativa nata in collaborazione con il Forum delle Famiglie per promuovere un uso più consapevole, equilibrato e condiviso delle tecnologie digitali, soprattutto tra i più giovani.
Digitale e social non sono semplici strumenti: oggi rappresentano un vero e proprio spazio di vita, che si affianca e si intreccia con quello offline. Come comunità che educa, non possiamo più permetterci di ignorare ciò che accade in questo mondo. È necessario uscire dalla logica del controllo per entrare in quella dell’educazione e del confronto, accompagnando ragazze e ragazzi a riflettere su ciò che vivono anche online. Con il Patto Digitale di Comunità vogliamo prenderci cura, insieme alle famiglie, di questo percorso di crescita, offrendo strumenti per abitare consapevolmente il digitale. Un ringraziamento particolare va al Forum delle Famiglie che, seppur di recente istituzione, sta portando nella nostra città tematiche utili e concrete per tutte le famiglie.
Francesca Micheli, assessora ai servizi di welfare
Nel corso della manifestazione, il Forum delle Famiglie ha proposto CTRL+ALT+GENITORI – Riprogrammiamo le regole digitali, un laboratorio creativo che ha coinvolto oltre duecento bambine e bambini nella realizzazione di una speciale “busta della buonanotte” per mettere a riposo lo smartphone, un gesto simbolico rivolto anche agli adulti. Parallelamente, volontari e operatrici del Forum hanno dialogato con le famiglie presenti, presentando i contenuti del Patto e stimolando un confronto partecipato e sentito.
L’uso precoce e non regolamentato di smartphone e dispositivi digitali rappresenta una crescente preoccupazione per lo sviluppo fisico e psicologico dei bambini. La crescente integrazione della tecnologia nella vita quotidiana, sebbene offra nuove opportunità, solleva importanti interrogativi sui suoi effetti sui più piccoli. Ricercatori ed esperti del settore evidenziano come l’esposizione incontrollata a smartphone e tablet in età prescolare e scolare possa avere ripercussioni significative. Il Patto Digitale di Comunità è un passo importante per rafforzare la collaborazione tra genitori ed educatori ed è fondamentale per guidare i giovani verso un uso consapevole e responsabile dei dispositivi digitali, affinché la tecnologia sia uno strumento a loro servizio e non una potenziale fonte di rischio. La presentazione di questa iniziativa è stata una delle belle novità di Feed che, in questa edizione, ha visto come protagonisti anche i ragazzi delle superiori con un piacevole concerto serale ad apertura di un finesettimana ricco di spunti di riflessione e di grande voglia di condivisione.
Valentina Marzani, assessore all’Istruzione ed Educazione
Un Patto per crescere insieme
Il Patto Digitale di Comunità si propone di offrire linee guida condivise sull’utilizzo dei dispositivi digitali, con particolare attenzione alla tutela del benessere psicofisico delle nuove generazioni. Tra le principali raccomandazioni, l’invito a posticipare l’introduzione dello smartphone almeno fino alla fine della terza media, al fine di evitare un’esposizione precoce e promuovere uno sviluppo più equilibrato.
Il documento incoraggia inoltre la trasparenza digitale in ambito familiare, suggerendo un dialogo aperto tra adulti e adolescenti, e raccomandando – per chi ha figli minori di 14 anni – la conoscenza delle password dei dispositivi come forma di accompagnamento e cura, e non di controllo.
Particolare attenzione è infine riservata alla qualità del tempo familiare: il Patto invita a limitare l’uso dello smartphone in momenti significativi, come i pasti o l’ora di andare a dormire, per rafforzare le relazioni e favorire il benessere personale.
Oltre al Patto, le famiglie hanno ricevuto un vademecum con consigli pratici per educare a un uso più equilibrato della tecnologia.
L’interesse suscitato dall’iniziativa è stato notevole: molte famiglie si sono dette pronte a farsi promotrici della diffusione del Patto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione della città.
