Preoccupazione e dissenso sono stati espressi da LabMonza – La Sinistra Civica e Ambientalista – in merito alla nomina di Filippo Ferri come nuovo Questore della città a partire dal 1° giugno. L’associazione ritiene che tale nomina rappresenti una scelta inappropriata per una città con una forte tradizione democratica e sensibile al rispetto dei diritti.
Filippo Ferri è stato condannato in via definitiva nel 2012 dalla Corte di Cassazione per falso e calunnia, in relazione ai fatti accaduti durante il G8 di Genova del 2001, all’interno della scuola Diaz. Episodio che la stessa Corte ha definito un “massacro ingiustificabile” e che ha portato l’Italia a essere condannata anche dalla Corte Europea dei Diritti Umani per gravi violazioni legate alla tortura e ai trattamenti inumani e degradanti.
Secondo LabMonza, affidare a Ferri la responsabilità dell’ordine pubblico a Monza risulta offensivo nei confronti di coloro che, nel 2001, presero parte pacificamente alle proteste contro il G8 e furono oggetto di abusi da parte delle forze dell’ordine. La vicenda della Diaz viene ricordata non solo come una delle pagine più controverse della storia recente italiana, ma anche come un monito sui rischi connessi a un esercizio del potere privo di limiti democratici.
In risposta alla nomina, diversi esponenti e attivisti vicini a LabMonza hanno sottoscritto una lettera aperta rivolta al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiedendo il ritiro della nomina e decisioni in linea con i principi costituzionali. La lettera è disponibile online e aperta alla sottoscrizione da parte della cittadinanza al seguente link: https://sites.google.com/view/lettera-aperta-ferri/home-page.
