Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato la mozione a firma di Pietro Luigi Ponti (PD) sulla situazione della STMicroelectronics, azienda strategica per il settore della microelettronica, che sta vivendo una fase di crisi e per questo ha annunciato un riassetto. La multinazionale, leader mondiale dei microprocessori, ha due stabilimenti in Italia: il più grande con oltre 5.300 lavoratori ad Agrate Brianza e uno minore a Catania.
Con questa mozione si chiede alla Giunta di tenere aggiornato il Consiglio sugli esiti delle interlocuzioni in corso, di sollecitare l’azienda a presentare a breve nuove soluzioni che ne confermino l’importanza strategica, con particolare attenzione alla tutela dell’occupazione e degli investimenti, e a sollecitare il Ministero delle Imprese e quello del Made in Italy a convocare un nuovo tavolo tra tutte le parti per affrontare le criticità relative al piano industriale presentato al fine di una nuova riformulazione.
L’Assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi ha invitato il Consiglio regionale a sostenere questa mozione “perché Regione Lombardia non ha nessuna intenzione di aprire un tavolo di crisi fino a quando non si chiude positivamente un accordo che preveda la riformulazione del piano industriale, che riteniamo sbagliato e auspichiamo venga cambiato. Siamo convinti che la scelta industriale dell’azienda deve ricadere sulla strategicità dei siti lombardi”.
Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Onorio Rosati (Alleanza Verdi Sinistra), Luca Paladini (Patto Civico), Martina Sassoli (Lombardia Migliore), Paola Pizzighini (M5Stelle), Alfredo Negri (PD), Alessandro Corbetta (Lega), Fabrizio Figini (Forza Italia), Alessia Villa (FdI), Pier Francesco Majorino (PD) e Jacopo Dozio (Forza Italia).
“Da mesi le vicissitudini vissute dalla STMicroelecronics di Agrate Brianza suscitano crescenti preoccupazioni tra i lavoratori dell’azienda. La settimana scorsa, mercoledì 21 maggio, proprio davanti ai cancelli del sito di via Olivetti, oltre 800 dipendenti hanno partecipato allo sciopero indetto dalle sigle sindacali e hanno fatto sentire il proprio grido di disperazione davanti a uno scenario allarmante. Le preoccupazioni dei lavoratori e dei sindacati sono sempre legate all’inadeguatezza del piano industriale, che non garantisce una visione di lungo periodo e non valorizza le competenze presenti. Non possiamo permettere che un polo tecnologico come StMicroelectronics venga sacrificato, per logiche finanziarie o scelte strategiche che penalizzano l’Italia. Serve agire in primis sul fronte della tutela dell’occupazione: ogni posto di lavoro va difeso. Il Ministro Urso è intervenuto personalmente per salvaguardare la crisi del sito di Catania, ma si è dimenticato di Agrate Brianza. Pretendiamo la revisione di un piano industriale che gli stessi sindacati hanno definito inadeguato e l’apertura di un tavolo di crisi permanente con Governo, Regioni e rappresentanze sindacali. Parallelamente è necessario un impegno concreto della Regione Lombardia: le istituzioni locali non possono restare spettatrici. Serve un impegno chiaro per il rafforzamento dei poli industriali e per la formazione delle nuove competenze”
Paola Pizzighini (M5s Lombardia)“Il piano industriale presentato da STMicroelectronics è fumoso e inaccettabile. Dietro la retorica del riequilibrio si nasconde la sola, drammatica certezza di 2800 esuberi, di cui fino a 1000 nel sito strategico di Agrate Brianza. Così non va. Il piano deve essere radicalmente rivisto. Non possiamo permettere – ha spiegato Villa – che la transizione industriale in corso penalizzi ancora una volta il Nord del Paese. A fronte di un piano industriale poco chiaro, orientato alla delocalizzazione e alla riduzione dei costi, dobbiamo rivendicare un impegno concreto a tutela della Lombardia, dei suoi lavoratori e di un settore strategico come quello dei semiconduttori. Fratelli d’Italia denuncia come il sito di Agrate, che impiega oltre 5300 lavoratori in produzione, uffici e ricerca, sia di fatto escluso da un piano di sviluppo tecnologico e industriale degno di questo nome”.
Alessia Villa consigliere regionale di Fratelli d’Italia«Sono a fianco dei lavoratori di Agrate e sono arrabbiato con l’azienda che pensa di eliminare l’ultimo baluardo della Silicon Valley brianzola. Continuo a monitorare con attenzione la situazione di St, rammento che sono stato tra i primi a chiedere un’audizione con sindacati e azienda in IV Commissione, che si è svolta lo scorso aprile e la dirigenza non si è neanche presentata, dimostrando una mancanza di rispetto per le istituzioni. Sono molto dispiaciuto perché rappresenta l’ultimo baluardo di Silicon Valley. Noi di Forza Italia siamo arrabbiati per questa situazione e sottoscriviamo la mozione proposta da Gigi Ponti. Il possibile taglio di 800 dipendenti nel sito brianzolo è inaccettabile e ora attendiamo un nuovo tavolo di confronto dell’impresa con la nostra Regione per rivedere questo piano industriale. Condivido pienamente la posizione della nostra giunta di non voler assolutamente aprire un tavolo di crisi per St che si occupa di un settore strategico. Ricordo che la società prevede anche l’assunzione di 300 operai per il Summer Job, segni che ad Agrate la produzione di semiconduttori è fondamentale»
Jacopo Dozio Consigliere regionale di Forza Italia
