Dalla piscina di Rozzano parte il nuovo progetto di Abbracciamoli Onlus: eventi sportivi per finanziare un comitato scientifico a supporto della salute mentale dei giovani che hanno affrontato la leucemia.
La fragilità psicologica è una delle sfide più importanti per molti adolescenti e giovani adulti, ancor più quando si tratta di chi ha affrontato e superato una malattia come la leucemia. A queste ragazze e ragazzi, forti ma segnati da esperienze complesse, si rivolge da sempre l’impegno di Abbracciamoli Onlus, associazione attiva dal 2013 nel sostegno alla ricerca e alle famiglie dei piccoli pazienti dei reparti di ematoncologia pediatrica.
Da sempre Abbracciamoli lancia un messaggio forte e chiaro: mai arrendersi, perché c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarti. Lo sport per noi è il veicolo principale di questa filosofia e i nostri eventi, pensati per coinvolgere tutti, sono sia un momento di condivisione e di speranza, sia un modo per raccogliere fondi per la nostra causa. L’obiettivo 2025 è il più ambizioso e innovativo di sempre: costituire un comitato scientifico multidisciplinare per seguire ragazzi e ragazze dal punto di vista della salute mentale, tema delicatissimo ma che spesso passa in secondo piano quando ci si concentra, in primis, sulle cure salva vita. Gli ex pazienti bambini, però, sono segnati nel fisico quanto nella mente. E, per garantire loro un futuro dopo la malattia, è fondamentale prendersi cura delle loro fragilità con percorsi personalizzati. Servono attenzione, servono specialisti dedicati e, soprattutto, servono finanziamenti: il nostro obiettivo è raccogliere 40.000 euro entro la fine dell’anno.
Alberto Cervi, presidente
Per il 2025, l’associazione guarda avanti con un nuovo ambizioso obiettivo: istituire un comitato scientifico multidisciplinare in grado di offrire un supporto psicologico su misura per i giovani pazienti ed ex pazienti, accompagnandoli nel percorso di rinascita dopo la malattia.
Per raccogliere i fondi necessari nasce Abbracciamoli Tour 2025, un ciclo di manifestazioni sportive inclusive e coinvolgenti che attraverserà diverse località italiane. Si parte dalla Lombardia, con il patrocinio della Regione, il 3 maggio al Centro Sportivo Targetti di Rozzano (MI), dove andrà in scena la Eliminator Challenge Night: una staffetta australiana con 144 partecipanti (24 squadre) che si sfideranno a ritmo di musica dalle 19.30 alle 22.30, in un mix di sport e spettacolo che promette emozioni in vasca e sugli spalti.
Tra gli appuntamenti più attesi anche la Ultramaratona di Lodi, in programma il 12 ottobre alla Piscina Faustina, manifestazione storica dell’associazione, giunta alla sua ottava edizione.
Regione Lombardia è orgogliosa di sostenere iniziative come Abbracciamoli Tour, che coniugano sport, solidarietà e attenzione concreta ai giovani. Lo sport non è solo competizione, ma anche rinascita, energia e speranza: valori che Abbracciamoli porta avanti con passione e determinazione. Vogliamo essere al fianco di chi dimostra che è possibile trasformare la solitudine e la fatica della malattia in una nuova forza. Sostenere i ragazzi e le ragazze nel loro percorso di crescita, soprattutto dopo un momento difficile, è una responsabilità che Regione Lombardia sente profondamente.
Federica Picchi, Sottosegretario Sport e Giovani
Abbracciamoli Tour 2025 si inserisce inoltre nel calendario ufficiale di “Italia dei Giochi”, il programma promosso dalla Fondazione Milano Cortina 2026 in avvicinamento alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali.
Dodici anni di sport e solidarietà
Fondata nel 2013, Abbracciamoli Onlus ha realizzato 48 eventi sportivi con oltre 6.400 partecipanti e ha raccolto più di 35.000 euro destinati a centri d’eccellenza come il Centro Maria Letizia Verga, l’Ospedale San Matteo di Pavia e il Burlo Garofolo di Trieste.
Un impegno concreto che, nel 2025, si arricchisce di una nuova sfida: curare anche le ferite invisibili lasciate dalla malattia e offrire ai giovani ex pazienti una prospettiva di salute e benessere completa, che tenga conto anche della loro dimensione emotiva.
«Affrontare la leucemia significa non solo vincere la battaglia contro la malattia, ma anche imparare a convivere con le patologie correlate e le fragilità che questa esperienza lascia dietro di sé. L’ansia, la perdita di autostima, la paura di una ricaduta o la difficoltà a ritrovare una quotidianità serena sono solo alcune delle sfide che i pazienti seguiti dal protocollo pediatrico, che accompagna bambini, adolescenti e giovani adulti fino ai 20 anni, devono affrontare dopo la fine delle cure.
Alberto Cervi, presidente
