Un’opera immateriale, all’avanguardia e profondamente simbolica: è online il memoriale digitale dedicato al beato Carlo Acutis, il giovane milanese morto nel 2006 a soli 15 anni, che sarà proclamato Santo il prossimo 27 aprile. Il progetto è consultabile all’indirizzo www.carloacutismemorial.it e rappresenta il primo esempio di memoriale digitale realizzato con il supporto dell’intelligenza artificiale.
L’autore è Riccardo Benassi, artista e docente di Sound Design, noto per il suo approccio esistenzialista nell’uso del suono e del testo. Il suo lavoro si interroga sui limiti della tecnologia e sull’idea di immortalità digitale, al centro anche di questa opera definita “antimonumentale”, che si distacca dall’iconografia tradizionale per dare voce — letteralmente — a pensieri e messaggi.
Il memoriale sarà presentato ufficialmente martedì 8 aprile alle ore 17, nella Sala Conferenze di Palazzo Reale (Piazza Duomo 14, terzo piano) durante un incontro pubblico che vedrà la partecipazione dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, dell’artista Riccardo Benassi, della direttrice del MUDEC e dell’Ufficio Arte Pubblica Marina Pugliese, e di Antonia Salzano, madre di Carlo Acutis.
A ispirare l’opera è stata proprio la passione di Carlo per l’informatica e il suo desiderio di comunicare attraverso la tecnologia. Il sito web permette l’ascolto di alcuni suoi pensieri ricreati digitalmente con la sua voce sintetizzata, selezionati in accordo con la famiglia per il loro valore universale e accessibile anche a chi non si riconosce in una fede religiosa. A fare da sfondo sonoro, una traccia di musica elettronica originale firmata da Benassi, mentre i testi sono visibili a schermo per una fruizione inclusiva.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo nel modo di concepire la memoria pubblica nel contesto digitale, spostando l’attenzione dal culto della persona all’ascolto del pensiero, e ponendo la voce come veicolo di memoria.
Il memoriale è stato promosso su impulso del Consiglio comunale di Milano e rientra nel progetto di Arte negli Spazi Pubblici, avviato nel 2020 dal Comune e dall’Ufficio Arte Pubblica, con l’obiettivo di valorizzare e ampliare il sistema dell’arte urbana cittadina, sostenendo anche le proposte emergenti dal territorio.
