C’è tempo fino a domenica 16 marzo per visitare la mostra collettiva “Schermi d’Arte – Il paravento da oggetto a favola”, ospitata presso la Galleria Virgilio Guidi di San Donato Milanese. L’esposizione, ideata e progettata da Gabriella Brembati, direttrice di Spazio Arte Scoglio di Quarto, e curata dal critico e storico dell’arte Alberto Barranco di Valdivieso, propone una reinterpretazione artistica del paravento, trasformandolo da semplice oggetto di utilità quotidiana a potente mezzo di espressione e riflessione.
Il paravento: da elemento funzionale a opera d’arte
Tradizionalmente usato per dividere spazi o garantire privacy, il paravento ha attraversato i secoli mantenendo una doppia valenza, pratica ed estetica. Tuttavia, la mostra va oltre questa funzione, invitando il pubblico a considerare il paravento come un vero e proprio “schermo” artistico, capace di generare nuove percezioni e riflessioni poetiche attraverso l’interazione con il pensiero creativo.
A interpretare questo concetto sono 23 artisti, tra scultori, pittori, poeti e designer, appartenenti a diverse generazioni e con percorsi artistici eterogenei. Ognuno di loro ha affrontato il tema del paravento in modo personale, rispettandone la forma tradizionale o, al contrario, stravolgendola completamente.
Tre percorsi espositivi per un viaggio tra materia, segno e linguaggio
Per facilitare la lettura dell’esposizione, gli artisti sono stati suddivisi in tre gruppi:
- Schermo Plastico: esplora la tridimensionalità e la potenza della materia con le opere di Claudio Borghi, Margherita Cavallo, Giuliano Ferla, Valdi Spagnulo, Mavi Ferrando, Antonio Pizzolante, Elisa Remonti, Stefano Soddu, Filippo Soddu e ‘topylabrys’ (Ornella Piluso).
- Schermo Lirico: attraverso parole, segni e geometrie, il paravento si trasforma in un dispositivo linguistico che riflette sulla condizione umana, con lavori di Fernanda Fedi, Rebecca Forster, Tiziana Grassi, Angela Occhipinti, Lucia Pescador, Paola Pennecchi ed Evelina Schatz.
- Schermo Planare: la dimensione bidimensionale viene esplorata con collage, pattern e pittura da Davide Bolzonella, Francesco Cucci, Stefania Dalla Torre, Clarissa Despota, Pino Lia e Mintoy (Puledda Piras).
Un catalogo per approfondire il tema del paravento nell’arte
A corredo dell’esposizione, il catalogo della mostra include un testo critico del curatore Alberto Barranco di Valdivieso e un contributo della storica dell’arte Marilisa Di Giovanni, intitolato “Le molte vite del paravento”, che analizza l’evoluzione di questo oggetto attraverso una prospettiva storica e antropologica.
Un’occasione imperdibile per scoprire nuove chiavi di lettura dell’arte contemporanea, dove il confine tra oggetto e pensiero si dissolve per lasciare spazio a una visione inedita e suggestiva.
