Il Comune di San Giuliano Milanese celebra il Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria delle vittime delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata, con una serie di iniziative promosse dagli Assessorati alla Cultura e all’Educazione.
Giovedì 6 febbraio, alle ore 15, a SpazioCultura (piazza della Vittoria 2), si terrà la presentazione di Magazzino 18: storie di uomini e cose. L’evento vedrà la partecipazione degli studenti dell’Istituto “Fermi” e del Liceo “Primo Levi”, che esporranno i loro lavori.
Sabato 8 febbraio, il programma prevede un doppio appuntamento. Alle ore 16, presso il Monumento situato lungo via B. Partigiane (altezza ciclabile verso via M. Serrati), si svolgerà la cerimonia di commemorazione dedicata ai “Martiri delle Foibe”. Successivamente, alle ore 17, a SpazioCultura, andrà in scena lo spettacolo teatrale Italiani in soffitta. La pièce racconta la storia di un sessantenne italiano nato in un territorio che non fa più parte dell’Italia, ripercorrendo i viaggi e le vicende di numerosi italiani spostati e dimenticati durante l’esodo giuliano-dalmata.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.
Un vero e proprio eccidio perpetrato nei confronti di militari e civili italiani. Le foibe, cavità naturali e profonde decine di metri, sono state l’incubo della popolazione italiana che viveva nel territorio della Venezia Giulia e dell’Istria. Vi venivano gettati, spesso con accuse assurde, donne, uomini e bambini, a volte ancora in vita, perseguitati e poi torturati, nell’allora Jugoslavia di Tito. Il Giorno del Ricordo rappresenta quindi una Luce che deve rimanere sempre accesa per non disperdere mai quello che è successo, per riflettere e raccontare questa pagina drammatica della nostra storia a lungo rimasta celata. Il ricordo dei massacri, delle efferate violenze, delle foibe, il dramma dell’esilio e il contesto storico che precedette quei fatti devono essere conosciuti e compresi oggi, affinché nessuno possa dimenticare.
Nicole Marnini, assessore alla CulturaUn monito per le generazioni future affinché nessuno dimentichi la tragedia di 350.000 persone che hanno dovuto abbandonare quelle terre e le migliaia di vittime infoibate o massacrate nei campi del dittatore jugoslavo Tito. Dobbiamo guardare avanti, ma è doveroso preservare la memoria di quei fatti, trasmetterla alle nuove generazioni, in modo che conoscano e sappiano scegliere qualora si ripresentassero i germi della barbarie e dell’intolleranza. Per questo, ringraziamo quindi anche quest’anno i ragazzi e gli insegnanti del Liceo “Primo Levi”, sempre in prima linea nel supportare l’Amministrazione in occasione dei momenti più importanti per la nostra comunità come questo, in cui il ricordo è testimonianza di storie di vita e purtroppo di tante morti. Un ringraziamento che estendo anche alla scuola Secondaria di 1° “E. Fermi” per la preziosa collaborazione fornita.
Maria Grazia Ravara, assessore all’Educazione
