A Palazzo Pirelli, si è tenuto il convegno “La bellezza che fa bene”, un evento promosso dal Consiglio per le Pari Opportunità (CPO) e coordinato da Brigida Stomàci, Presidente dell’Unione Benessere CNA Lombardia. L’incontro ha raccolto centinaia di estetiste e operatori non sanitari per discutere l’importanza dell’estetica come elemento chiave nel percorso di guarigione delle donne, in particolare di quelle colpite da carcinoma mammario, perdita di capelli o reduci da situazioni di violenza.
Il principale intervento estetico è la ricostruzione mammaria. Sia la letteratura scientifica sia i dati confermano che se a una paziente viene prospettata la possibilità di tale intervento, la stessa accetta più volentieri le cure. L’estetica aiuta, quindi, a ridare integrità fisica alle donne colpite da carcinoma mammario, ricostruendo un organo molto delicato nella psicologia femminile.
Umberto Cortinovis, Responsabile di Chirurgia Plastica presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Un lavoro di squadra per il benessere
Il convegno ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra medici, operatori del benessere e specialisti della formazione. Tra i relatori si sono distinti Umberto Cortinovis, Responsabile di Chirurgia Plastica presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e Antonella Colombo, Direttrice e Responsabile dell’Area Formazione CFP Como. Sono intervenuti anche esperti del settore come Rita Molinaro, specialista in dermopigmentazione, e Gian Andrea Positano, Responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia, oltre a rappresentanti di associazioni di categoria come Marialisa Boschetti, Presidente di CNA Impresa Donna, ed Elisa Rodighiero, Coordinatrice regionale CNA Benessere e Sanità Lombardia.
La bellezza che cura anche l’anima
Tra gli interventi più toccanti, quello di Daniela Bossi, Dirigente Medico presso la Chirurgia Senologica dell’Istituto Clinico Scientifico Maugeri e Presidente di Andos Milano, che ha sottolineato come l’estetica possa diventare una forma di cura complementare alle terapie oncologiche. Non da meno il contributo di Angela Noviello, estetista e professionista impegnata nel supporto alle pazienti.
Il convegno ha ribadito un messaggio chiaro: la bellezza non è solo apparenza, ma un tassello essenziale per ridare forza e dignità a chi sta combattendo battaglie difficili.
L’estetista quindi si configura sempre più come “sentinella” delle patologie femminili, oltre che alleata nella guarigione e riabilitazione, come confermato anche dagli interventi del pubblico.
Una professione che ha anche ricadute sociali, come motore economico e fonte di occupazione. Sono400mila gli occupati dell’intero sistema economico del comparto, di cui circa 75mila nel solo canale estetica a fronte di una popolazione che nel 2031 vedrà diminuire del 15% gli under 18, del -13% la fascia 35-55 anni, contro un +16% di persone di età compresa tra i 56 e i 70 anni (che aumenteranno di quasi 2milioni).
Secondo una elaborazione del Centro Studi e Cultura d’Impresa di Cosmetica Italia, illustrata da Gian Andrea Positano, non solo si consolida la forte fase espansiva dell’acquisto di cosmetici da parte degli italiani con 14,2 miliardi di euro attesi nel 2025 (+6,1% rispetto al 2024), ma il mondo beauty si conferma anche come elemento fondamentale e costante della quotidianità, facendo leva sulla sfera del benessere psico-fisico, di soddisfazione e di realizzazione personale.
