Quando il licenziamento ha segnato la fine di un percorso professionale, Ilaria Santambrogio ha trovato il coraggio di seguire il proprio cuore. Attraverso un tatuaggio unico e il libro “Ai fiori non serve il pettine”, ci conduce in una storia di antifragilità e crescita personale, che parla a chiunque cerchi la propria strada. Ma le sfide per Ilaria Santambrogio, co-autrice con Marina Gellona del libro “Ai fiori non serve il pettine”, sono iniziate presto: a 10 anni scopre di avere l’alopecia e tra i 19 e i 20 anni perde tutti i capelli.
Come è nata l’idea di scrivere il libro?
L’idea di “Ai fiori non serve il pettine” è nata in un momento particolare della mia vita, dopo il licenziamento dalla multinazionale americana in cui lavoravo come country manager per l’Italia. Era gennaio 2019, e dopo 5 anni di lavoro sono stata coinvolta dai tagli aziendali. Quell’evento, apparentemente negativo, è coinciso con l’apice della mia fioritura personale.
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